Gergiev, chi è il direttore d'orchestra russo vicino a Putin finito al centro delle polemiche

Le accuse di Yulia Navalnaya e la direzione del Teatro Bol'šoj

lunedì 21 luglio 2025
Valerij Gergiev, chi è il direttore d'orchestra russo vicino a Putin finito al centro delle polemiche

La Direzione della Reggia di Caserta ha annullato il concerto sinfonico diretto da Valerij Abisalovič Gergiev della rassegna Un'estate da Re in programma per il 27 luglio in seguito alle forti polemiche maturate per le posizioni politiche del direttore d'orchestra. Dal 2015 direttore del teatro stabile dei Münchner Philharmoniker, i Filarmonici di Monaco, nel 2022 è stato rimosso dalla carica per non aver preso posizione sulla guerra in Ucraina ed è stato estromesso da festival ed eventi di vario genere. Un'estate da Re è stata una delle poche eccezioni. Gergiev è accusato di essere particolarmente vicino alle posizioni di Vladimir Putin. A guidare le accuse Yulia Navalnaya, vedova del dissidente politico Aleksei Navalny morto nel 2024 in circostanze mai chiarite in un carcere in Siberia. In una lettera al quotidiano “La Repubblica” Navalnaya ha definito Gergiev «Non solo un amico.

E non solo un sostenitore. Ma anche un promotore della politica criminale di Putin, suo complice e fiancheggiatore», chiedendo a gran voce l'annullamento del concerto.

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Le posizioni filoputiniane

Il direttore d'orchestra non ha mai condannato pubblicamente l'operato di Vladimir Putin né si è mai schierato a favore della pace nelle terre ucraine. Il nome di Valerij Gergiev figura anche tra le liste delle persone sanzionate in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, è stato inserito nella lista del governo canadese nel luglio 2023 proprio per le sue attività di diffusione della propaganda del Cremlino. Tra le conseguenze professionali delle sue posizioni politiche, l'esclusione dall'Accademia reale svedese di musica nell'ottobre 2022, ma anche la nomina a direttore generale del Teatro Bol'šoj, lo storico teatro centrale di Mosca, il 1° dicembre 2023.

La direzione del Teatro Bol'šoj

Emblematica la scelta per la serata del 18 luglio al Teatro Bol'šoj, in cui si è incitato contro il «regime criminale di Kyiv che sta distruggendo il Donbass». Alcuni media locali hanno mostrato le proiezioni delle gigantografie in cui si è tracciato un parallelo tra la guerra al nazifascismo e l'attuale conflitto in Ucraina, rappresentata come una lotta per la libertà degli abitanti del Donbass. In scena la prima di “Semyon Kotko”, l'opera di Prokoviev che racconta la storia di un soldato che, al ritorno dalla Prima guerra mondiale, vive la difficile vicenda della guerra civile russa nel Donbass. «Nel febbraio del 2022 l'esercito russo venne in soccorso dei cittadini del Donbass che da otto anni combattevano per la vita e la libertà», si è letto in un'altra gigantografia. Sempre secondo Navalnaya, Gergiev è anche «ambasciatore culturale di Putin», in quanto attraverso la musica trasmette i valori politici del presidente russo e la normalizzazione della guerra.

Caserta, annullato il concerto del direttore d'orchestra russo Gergiev

La carriera come direttore d'orchestra

Originario del Caucaso e nato a Mosca nel 1953, ha poi ottenuto la cittadinanza olandese. Studente del teorico della direzione d'orchestra Il'ja Musin al prestigioso Conservatorio di Leningrado, Valerij Gergiev è oggi uno dei massimi protagonisti del panorama sinfonico mondiale. Vincitore di numerosi premi e decorato da onorificenze artistiche nella madre patria, tra cui quella di “Eroe del lavoro della Federazione russa”, ha guidato numerose orchestre, tra cui l'Orchestra Filarmonica di Rotterdam, la World Orchestra for Peace e la London Symphony Orchestra, fino al 2015. L'ultima volta che ha diretto in Italia è stata al Teatro La Scala di Milano il 23 febbraio 2022, il giorno dopo l'invasione russa dell'Ucraina.

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