Freddie Figgers, abbandonato tra i rifiuti da neonato: adesso è milionario

Domenica 27 Giugno 2021 di Flavio Pompetti
Freddie Figgers, abbandonato tra i rifiuti da neonato: adesso è milionario

Dal cassonetto dell’immondizia nel quale lo aveva abbandonato la madre dopo la nascita alla ricchezza e al successo, passando per una famiglia adottiva povera ma felice. La parabola della vita di Freddie Figgers è un salto indietro nella letteratura di Charles Dickens, un trionfo dell’umanità e della generosità umana.

La notizia del miracoloso ritrovamento del neonato trentuno anni fa aveva commosso Nathan, un artigiano tuttofare, e sua moglie Betty Mae, che lavorava da giornaliera nei campi di una comunità agricola nel nord della Florida. I due erano già avanti negli anni e avevano adottato e cresciuto diversi bambini in affidamento. Decisero di farlo ancora una volta con Freddie, che entrò a casa loro ad appena due giorni dalla nascita.

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Freddie Figgers, i modelli

L’orfanello non avrebbe potuto incontrare una sorte migliore: «I miei genitori adottivi sono stati i miei eroi e i miei modelli di vita», racconta oggi l’uomo Freddie, a sua volta sposato con una avvocatessa e padre di una bambina. Il padre gli ha insegnato che avrebbe potuto conquistare la dignità che la sorte gli aveva negato con la forza dell’intelletto e con la tenacia dell’applicazione, a dispetto degli spietati bulli della scuola che lo chiamavano “immondizia”, e lo ficcavano a forza alla prima occasione nei bidoni fuori dall’edificio.
Di intelletto Freddie ne aveva tanto, e presto se ne accorse anche la preside della scuola media che frequentava, quando lo vide riparare in cambio di pochi spiccioli i laptop dei compagni. Qualche tempo prima suo padre era riuscito a mettere insieme i 27 dollari necessari per comperare un MacIntosh antidiluviano non funzionante, e Freddie con l’aiuto dei condensatori che aveva smontato da radio e allarmi casalinghi era riuscito a farlo ripartire. L’esperienza lo aveva segnato. Freddie passò presto dai computer della sua scuola a riparare quelli del municipio della cittadina di 8.000 abitanti nella quale viveva, in cambio di una vera paga. Quando il comune ricevette un preventivo di 600.000 dollari per un sistema digitale di controllo della pressione dei tubi dell’acquedotto, Freddie riuscì a produrne uno per conto suo, al costo per la città dei 12 dollari l’ora del suo stipendio. All’età di quindici anni lasciò la scuola; era già pronto a iniziare la carriera professionale che lo ha portato a disegnare software, poi a gestire a 21 anni una rete di banda larga, il più giovane imprenditore di settore in tutti gli Usa, e ancora oggi l’unico proprietario afroamericano di una società di telecomunicazioni: la Figgers Communication. Quando il padre Nathan cominciò a perdere colpi con l’Alzheimer e a perdersi fuori di casa, Freddie gli inserì nella scarpa un circuito, un microfono da 90 MHz e una scheda di rete. Il Navigatore non era ancora stato inventato, ma il figlio poteva rintracciare suo padre nel quartiere, parlargli e andare a prenderlo senza doversi preoccupare di costringerlo alla prigionia casalinga.

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Il successo

La vendita dei diritti per la riproduzione del congegno fruttò 2,2 milioni di dollari. Freddie sognava di spenderne una parte per comperare a Nathan la vettura dei suoi sogni: un pickup della Ford nuovo di zecca, e una barca da pesca. Non fece in tempo: mentre l’assegno giaceva in banca per la verifica il papà si spegneva in un ospedale di Orlando. «L’esperienza mi ha insegnato che i soldi non sono altro che un mezzo – racconta oggi Freddie, che di milioni ne ha fatti parecchi - quel giorno ho deciso che avrei cercato di fare del mio meglio per rendere il mondo migliore prima di quando dovrò lasciarlo». Aiutare gli altri è uno degli insegnamenti che il padre ha passato al figlio. A dispetto della limitazione dei mezzi, Nathan nella memoria di Freddie ha sempre aiutato chi aveva bisogno, e dopo la morte si è lasciato alle spalle una lunga fila di beneficiari della sua generosità. Il figlio lo segue sulla stessa strada. Ha aperto una fondazione che raccoglie fondi per assicurare la copertura delle spese sanitarie per le comunità meno abbienti del nord della Florida, e paga la retta universitaria a giovani talenti che provengono da famiglie disagiate.

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 21:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA