Tutti pazzi per Francesco, il primo volontario Cisom con autismo

Francesco si occupa di accogliere i piccoli pazienti e i suoi genitori, giocare con loro, accompagnarli a fare esami e prelievi

Venerdì 1 Aprile 2022
Tutti pazzi per Francesco, il primo volontario Cisom con autismo

Francesco, giovane ventenne ambizioso e determinato ha da poco ha coronato uno dei suoi sogni, ovvero diventare volontario Cisom, il primo con disturbo dello spettro autistico a indossare la divisa rossa del Corpo. 

Francesco volontario Cisom: «Troppo emozionato per questa divisa»

Francesco è un ragazzo speciale non solo perché con la sua voglia di vivere e intraprendenza sta dimostrando al mondo che la diversità, in alcuni casi, è una risorsa e non un ostacolo, ma anche perché in poco tempo è riuscito a farsi volere bene da tutti all’interno del reparto di pediatria, dove è impegnato a rendere meno pesante e noiosa la degenza dei piccoli pazienti.

«È un ragazzo che amo definire speciale, è un autistico ad alto funzionamento, cosa che non gli impedisce di parlare, leggere, scrivere, fare sport e coltivare passioni, insomma di condurre una vita tranquilla» racconta sua madre Marika, anche lei volontaria del CISOM.

Quando si è iniziato a parlare del progetto SuperAmabili e dell’intenzione di coinvolgere Francesco nella prima fase sperimentale, il giovane non ha avuto nessuna esitazione: «Certo mamma, metto anche io la divisa».

Giornata Mondiale dell'Autismo: Palazzo Madama si illumina di blu

Si chiama SuperAmabili, l’ambizioso progetto promosso dal Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM e partito in via sperimentale nel reparto di pediatria dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, in collaborazione con l’Associazione “Le impronte del cuore”.

La sua esperienza come volontario CISOM è stata possibile anche grazie alla collaborazione con l’Associazione “Le impronte del cuore” che ha esperienza con ragazzi con disturbi dello spettro autistico e ha all’attivo altri progetti di questo genere all’interno delle strutture ospedaliere.

Dopo il primo giorno di servizio nel reparto di pediatria, Francesco è tornato a casa ed è scoppiato in un pianto incessante al punto che neanche i suoi famigliari riuscivano a calmarlo, «sono troppo commosso ed emozionato per questa divisa» diceva.

In questa prima fase, Francesco è impegnato nel reparto pediatrico una volta a settimana, si occupa di accogliere i piccoli pazienti e i suoi genitori, giocare con loro, accompagnarli a fare esami e prelievi. Francesco ha 20 anni e il cuore di un bambino, vederlo tornare a casa soddisfatto per quello che ha fatto per me è già una grande conquista – spiega la mamma Marika, che poi aggiunge – La risposta dei bambini e dei loro famigliari è stata positiva, per quanto sia un ragazzo di quasi 1.90 di altezza si mostra tranquillo e accogliente ai loro occhi. Il suo modo di relazionarsi è particolare, è affettuosissimo, ha una memoria impressionante, conosce tutte le favole a memoria e gli piace leggerle ai bambini. Il mio augurio è che lui continui a stare bene, che si impegni in questo progetto che lo soddisfa e che lo fa tornare ogni giorno casa con il sorriso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA