«La cucina italiana è cultura». Così il cuoco televisivo Alessandro Circiello replica alle dichiarazioni rilasciate da Riccardo Muti in un'intervista a "Il Messaggero", in cui il maestro si scaglia contro i programmi della tv
italiana di cuochi e cucina, asserendo che quando li vede passa a tv straniere «per trovare cose di sostanza». Certi programmi, secondo Muti, avrebbero il potere di «narcotizzare la gente che avrebbe invece bisogno di una sferzata di cultura».
Il maestro Muti contro la televisione: «Basta cuochi, c'è bisogno di cultura»
Circiello risponde con estrema fermezza allo sfogo del grande direttore d'orchestra. «I cuochi italiani fanno conoscere il bello e il buono della cucina italiana al grande pubblico a casa - sostiene - e insegnano ai consumatori a non bruciare l'olio o a non fare la pasta scotta. La tv in cucina ha fatto bene all'Italia e al patrimonio
agroalimentare e, non ultimo, alla salute degli italiani» sottolinea Circiello che attualmente è il cuoco della rubrica del sabato mattina "Buongiorno Benessere" su Rai 1, per otto anni è stato il cuoco dei "I Fatti Vostri" e per sei di "Uno Mattina in famiglia".
Circiello è un fiume in piena e prosegue: «Sia la Cnn sia la Bbc da anni hanno canali televisivi dedicati al food - replica - Muti se vuole dirigere un'orchestra deve venire in cucina, che è una grande orchestra», conclude indignato il cuoco.
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