Carlotta Rossignoli, l'Università ammette: «Ha seguito lezioni registrate». Ma sconsiglia il percorso e vuole abolirlo

Lo si apprende da un comunicato diffuso dai rappresentanti degli studenti, dopo aver incontrato i vertici dell'ateneo per chiarimenti

Martedì 15 Novembre 2022
Carlotta Rossignoli, l'Università ammette: «Ha seguito lezioni registrate». Ma sconsiglia il percorso e vuole abolirlo

La sua laurea in medicina in tempi record ha sollevato un polverone mediatico senza precedenti, tanto che la 23enne Carlotta Rossignoli si è trovata costretta a chiudere il suo profilo Instagram «per i troppi insulti ricevuti». L'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha chiarito che il percorso di studi della giovane veronese non presenta alcuna irregolarità, ma emergono ora nuovi dettagli che lasciano pensare che l'ateneo sconsigli questo iter e, addirittura, starebbe pensando di abolirlo. 

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Carlotta Rossignoli si è infatti laureata nel corso della prima sessione del sesto anno, anziché alla fine dello stesso come la maggior parte degli altri studenti.

Come ci è riuscita? Seguendo lezioni registrate. Lo si apprende da un comunicato diffuso dai rappresentanti degli studenti dell'Università Vita-Salute San Raffaele, dopo aver incontrato i vertici dell'ateneo.

Nel riconoscere la regolarità della laurea della Rossignoli, gli studenti chiariscono che, grazie alla cosiddetta modalità "blended", la frequenza ai corsi «poteva ancora espletarsi seguendo le lezioni da remoto/registrate. In questo modo la studentessa ha correttamente ottenuto la frequenza ai corsi del primo semestre del quinto e del sesto anno, con il conseguente diritto a svolgere i relativi esami e conseguire i corrispondenti crediti formativi».

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In conclusione, tuttavia, i rappresentanti sottolineano che l'Università «a oggi sconsiglia strenuamente anticipazioni del conseguimento di un titolo, ritenendo la durata già prevista necessaria per completare un percorso di crescita nozionistica, professionale e umana». E infine annunciano che è intenzione dei vertici universitari «proporre ai consigli di facoltà, in futuro, di valutare una modifica del regolamento d'ateneo, al fine di chiarire formalmente l'impossibilità del conseguimento anticipato del titolo».

 

Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA