Carlo III, per l'incoronazione si rischia il caso diplomatico: cos'è la pietra di Scone (e perché è un problema). La cerimonia riguarderà anche Camilla?

Dubbi sul protocollo della funzione, organizzatori in imbarazzo: bisogna chiedere alla Scozia il gioiello più sacro

Lunedì 12 Settembre 2022 di Vittorio Sabadin
Carlo III, per l'incoronazione si rischia il caso diplomatico: cos'è la pietra di Scone (e perché è un problema). La cerimonia riguarderà anche Camilla?

Elisabetta divenne regina alla morte di suo padre, il 6 febbraio del 1952, ma fu incoronata più di un anno dopo, il 6 giugno del 1953. Anche Carlo III sarà incoronato solo fra qualche mese, ed è meglio così, perché ci sono non pochi problemi da risolvere.

Sono passati 70 anni dall'ultima volta che il Regno Unito ha incoronato un sovrano, e le persone che si occuparono di organizzare l'evento sono tutte morte. Ora molti andranno a rivedersi i filmati di quel giorno, trasmessi in diretta dalla BBC contro il volere di Winston Churchill, che giudicava la tv un'invenzione volgare. Il cronista dell'emittente, Richard Dimbleby, era stato sistemato in una cabina vetrata sopra l'altare e gli era stata applicata una maschera con microfono intorno alla bocca, perché nella chiesa non si sentisse la sua voce. Quella trasmissione ha ancora oggi l'indice di gradimento più elevato della storia della televisione: il 98%.

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I NODI


I problemi di cui bisogna ora discutere non sono pochi. Giorgio VI fu incoronato con sua moglie, che divenne regina. La cerimonia riguarderà anche Camilla come regina consorte o sarà riservata al solo Carlo? Elisabetta entrò nell'Abbazia di Westminster da sola, e il suo abito era così pesante che dopo essersi fermata sulla soglia non riuscì più a muoversi. Con grande spirito pratico sussurrò all'Arcivescovo di Canterbury: «Mi faccia partire».
C'è poi la questione della parte più intima della cerimonia, nella quale l'Arcivescovo unge con un olio la fronte del sovrano, che deve indossare abiti penitenti ed essere protetto da un baldacchino che impedisca di vedere la scena. Nel 1953 Elisabetta indossò un saio bianco (ma sempre disegnato dal suo sarto personale, Norman Hartnell) che coprì i suoi sontuosi abiti, e un baldacchino la rese invisibile mentre l'Arcivescovo diceva: «Come Salomone è stato unto da Zadok il Sacerdote e Natan il Profeta, così tu sei unta, benedetta e consacrata regina sopra i popoli che il Signore Dio tuo ti ha dato». L'olio dell'unzione, che si dice contenesse acqua di rosa, gelsomino, arancia, muschio e ambra grigia, era stato preparato da una farmacia di New Bond Street che ha chiuso nel 1963. Quale abito penitenziale indosserà Carlo? E visto che desidera che le attività della monarchia siano visibili a tutti, vorrà ancora sopra di sé il baldacchino?

 


IL TRONO


La questione più spinosa è però un'altra. Il nuovo sovrano deve sedere sul trono ligneo di Edoardo I, che conteneva la Pietra di Scone, la reliquia storica più sacra agli scozzesi perché sopra di essa incoronavano i loro re. Nel 1996 il governo ha deciso di restituire la pietra alla Scozia «quando non in uso per incoronazioni». Liz Truss la chiederà indietro per Carlo? Gli scozzesi che stanno organizzando un nuovo referendum per l'indipendenza si ribelleranno all'idea?
Il corteo che seguì Elisabetta dopo la cerimonia fu applaudito da un milione di persone. Era lungo 3,2 chilometri e impiegava 45 minuti a passare. Carlo vorrà ripetere una simile parata? Probabilmente no.


SOBRIETÀ


Nel 1953, l'incoronazione di Elisabetta rappresentò, come era già stato per il suo matrimonio nel 1947, la fine dell'emergenza post-bellica e l'inizio di una nuova era con una giovane regina. Oggi, con un re anziano, con la crisi globale e con i repubblicani pronti a rialzare la testa, tutto consiglia una maggiore sobrietà.

Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA