Confiscati beni per 26 milioni di dollari al multimiliardario Roman Abramovich che saranno donati all'Ucraina per la ricostruzione. Il governo del Canada ha iniziato oggi a confiscare i beni degli oligarchi russi alleati del regime. E ha iniziato proprio dalla figura più controversa: Roman Abramovich, l'ex proprietario del Chelsea più volte presente agli incontri di negoziazione tra Russi e Ucraini (anche se non è ancora chiaro in che ruolo).
Canada sanzionerà gli oligarchi russi
Mentre diversi alleati occidentali hanno sequestrato yacht, imprese petrolifere e del gas e altri beni di persone vicine al presidente russo Vladimir Putin, questa è la prima volta che il Canada si muove in tal senso. Ottawa ha dichiarato che chiederà al tribunale di perseguire la Granite Capital Holdings di Abramovich e di utilizzare i proventi per la ricostruzione dell'Ucraina.
Abramovich, oligarca amico di Putin o mediatore?
Il nome del miliardario Abramovich, ex proprietario del Chelsea e cittadino israeliano (è di origine ebrea), è comparso più volte nei tavoli dei negoziati tra Russia e Ucraina, anche se l'oligarca non fa parte delle delegazioni ufficiali dei due paesi.
Nei primi mesi della guerra gli analisti avevano osservato i suoi spostamenti a partire dai movimenti dei suoi Jet e Yacht privati registrando diversi movimenti tra Israele, Turchia, la Russia e l'Ucraina. Cosa ha fatto e chi ha incontrato però non è stato chiarito. Certo è che l'intervento di Zelensky, che ha chiesto direttamente a Joe Biden di non sanzionare il miliardario, ha scoperto una carta. Ha mostrando che l'oligarca è sicuramente ben visto a Kiev e potrebbe essere considerato un uomo chiave nella trattativa con Putin. O almeno un interlocutore di un certo rilievo.
D'altra parte il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a marzo aveva spiegato che «Abramovich si è impegnato a garantire alcuni contatti tra la parte russa e quella ucraina. Non è un membro ufficiale della delegazione. Tuttavia, Abramovich è presente anche dalla nostra parte a Istanbul». Insomma sulle sue reali intenzioni rimangono dubbi: Abramovich ha a cuore il futuro dell'Ucraina o sta facendo un doppio gioco per preservare il proprio patrimionio miliardario? Per il Canada evidentemente l'opzione giusta è la seconda.
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