La carriera di Bruce Willis è stata sconvolta da un disturbo che comporta la perdita della capacità di produrre il linguaggio, l'afasia. Per questo l'attore, 67 anni, è stato costretto a dire addio al cinema. L'annuncio della malattia è arrivato su social media con una dichiarazione da parte della famiglia. «Questo è un momento difficile per la nostra famiglia - si legge - e apprezziamo davvero il vostro persistente affetto, compassione e sostegno. Agli straordinari fan di Bruce, vogliamo condividere che il nostro amato Bruce ha avuto dei problemi di salute e di recente gli è stata diagnosticata una afasia, che ha compromesso le sue abilità cognitive e per questo metterà da parte la sua carriera che significa tanto per lui». E sempre sui social, a firma della moglie Emma Heming, sono arrivati degli aggiornamenti che hanno allietato tutti. La coppia è ritratta sorridente, felice, in una serie di scatti condivisi su Istagram: «Mamma e Papà nel loro habitat preferito», spiega la didascalia.
I progetti e la carriera
L'attore ha alcuni progetti in post produzione come “Vendetta”, “Fortress: Sniper's Eye” e “White Elephant”.
Nel 1990 interpreta il sequel di 'Die Hard 58 minuti per morirè (Die Harder), a cui succederà il terzo capitolo nel 1995 'Die Hard - Duri a morirè. Nel 1994 recita in 'Pulp Fiction' di Quentin Tarantino. Altre sue interpretazioni significative sono 'La morte ti fa bellà, (1992) di Robert Zemeckis, 'L'ultimo boyscout' (1991), 'L'esercito delle 12 scimmiè (1995) 'Il quinto elementò (1997) di Luc Besson, 'Armageddon - Giudizio finalè (1998), 'The Sixth Sensè - Il sesto senso (1999). Nel 2018 è protagonista de 'Il giustiziere della nottè - Death Wish di Eli Roth, remake dell'omonimo film del 1974 interpretato da Charles Bronson.
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