Blanco-Sanremo, Paolo Crepet: «I 20 anni non sono una giustificazione, è stato molto maleducato»

Lo psichiatra: «Mi dispiace che qualcuno abbia approfittato per sottovalutare il suo gesto. Non è che tutti quelli a cui va via l'audio si trasformano in fiere feroci»

Giovedì 9 Febbraio 2023
Blanco-Sanremo, Paolo Crepet: «I 20 anni non sono una giustificazione, è stato molto maleducato»

La scenata di Blanco sul palco dell'Ariston di Sanremo continua a far discutere.

Il cantante si è scusato, Amadeus lo ha già perdonato, eppure sui social non si fa altro che parlare del momento in cui ha deciso di entrare nella storia del Festival distruggendo i fiori sul palco. «Non sentivo l'audio», ha detto inizialmente per poi chiedere scusa con un post sui social. 

Di lui ha parlato praticamente tutto il mondo dello spettacolo. E non solo. Secondo lo psichiatra Paolo Crepet «Blanco si è scusato quindi non possiamo chiedergli molto di più. Sicuro non è stata una bella pagina e mi dispiace che qualcuno abbia approfittato per sottovalutare il suo gesto. Credo che lo sforzo della Rai e di Sanremo sia quello di catturare un pubblico più giovane e i cantanti che attirano quel pubblico ce ne sono, da Mengoni fino a lui che ha 20 anni. Se io voglio quel pubblico lì devo anche rispettare quel pubblico lì. E far vedere un giovanotto che spacca tutto e in maniera iconoclastica butta via il lavoro di tanta gente, tra l'altro nella città che produce le cose che lui distrugge, i fiori, che sono un lavoro per centinaia di persone in quel luogo, mi è sembrato veramente di grandissima maleducazione, non giustificabile. Non è che tutti quelli a cui va via l'audio si trasformano in fiere feroci».

La disamina di Crepet continua: «In nessuno spettacolo, nelle tante edizioni di Sanremo, abbiamo mai assistito a una cosa del genere. Il fatto di avere 20 anni non è una giustificazione, perché sei stato tu a voler arrivare lì. E quel mondo lì ti paga profumatamente. A quel mondo lì deve chiedere scusa. Agli spettatori, ai telespettatori e ai social media». 

Crepet e il Festival di Sanremo

Parlando più in generale del festival, Crepet ha aggiunto: «Per quanto riguarda la parte istituzionale mi è sembrato giusto e doveroso il richiamo alla Costituzione e al suo compleanno, non ci trovo nulla di scandaloso all'idea che il presidente della Repubblica da una parte, Morandi dall'altra e Benigni dall'altra abbiano celebrato la Costituzione, il Paese e anche il fatto che siamo in un Paese in cui ognuno può esprimere le propria opinione, cosa che non succedeva all'epoca di mio nonno».

 

Riferendosi alla frase sulla stola della Ferragni lo psichiatra ha sottolineato: «"Pensati libera" è una bellissima frase, più che corretta. Credo che sia un codicillo a quella citazione della Costituzione italiana che era stata appena menzionata. Nel senso che siamo liberi, siamo in uno Stato libero. Naturalmente è stato declinato al femminile, secondo me, per parlare alle donne ma ancora con più forza agli uomini che fanno violenza sulle donne. Quella mi sembra una bella pensata ma d'altra parte la Ferragni ha un team di grandi professionisti, non credo che faccia tutto da sola. Bravi quelli del team della Ferragni».

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA