Cinque figli, due ex mogli, 14 nipoti e una bisnipote. Se davvero Silvio Berlusconi diventerà papà per la sesta volta, tra la sua primogenita Marina e l’ultimo nato la differenza sarà di 56 anni. L’ex premier ha dimostrato nei fatti che per lui l’età non conta, considerato che ha 85 anni e la sua compagna Marta Fascina 32, ma certo quello di un sesto erede (se confermato) sarebbe l’ultimo annuncio che i figli si sarebbero aspettati dal padre.
LE PROPRIETA’
Ora la questione è: se l’ex Cavaliere avrà il sesto figlio, quali saranno le conseguenze sul suo patrimonio? Con un imponibile di oltre 50 milioni di euro denunciati al fisco nell’ultima dichiarazione dei redditi 2021, firmata il 14 gennaio scorso, Silvio Berlusconi è il politico più ricco nel parlamento italiano e a Bruxelles. Nel modulo consegnato al fisco l’unica variazione è «l’acquisto dell’intera proprietà di un immobile nel Comune di Casatenovo in data 12 marzo 2021», ovvero Villa Maria regalata a Francesca Pascale. Poi ci sono tra fabbricati a Milano tra cui la storica residenza di via Rovani, Villa Campari sul Lago Maggiore, due magioni ad Antigua e una a Lampedusa, un’Audi A6 e tre imbarcazioni extra lusso: la “San Maurizio”, il “Magnum 70” e la barca a vela “Principessa vai via». A ciò va aggiunto il pacchetto titoli con cui ha blindato il suo impero. Alla voce «stato civile» dell’ultima dichiarazione dei redditi è comparsa una novità: Berlusconi ha indicato «libero» nella casella corrispondente, mentre due moduli fa risultava ancora divorziato. Ai fini dell’eredità il fatto che sia celibe ha un peso rilevante. Chi redige un testamento un non è libero di disporre di tutti i propri beni per come vuole, ma deve sempre rispettare le quote minime che, per legge, devono andare ai cosiddetti «legittimari» ossia i parenti più stretti. Se l’ex premier avesse spostato Marta Fascina, alla nuova moglie andrebbe il 25% dell’eredità più il diritto di abitazione della casa coniugale, mentre ai figli spetterebbe il 50% dell’eredità divisa in parti uguali tra loro. Nel caso di un’eventuale gravidanza e senza matrimonio, il sesto figlio si aggiungerebbe invece ai precedenti nell’asse ereditario.
L’ASSETTO SOCIETARIO
Altro aspetto è quello societario. Tramite quattro holding Berlusconi detiene il 63% circa della Fininvest, a sua volta azionista di maggioranza relativa dell’olandese MfE a capo del gruppo televisivo Mediaset. Le quote restanti di capitale sono in mano per il 7,6% ciascuno alle Holding italiana Quarta e Quinta, rispettivamente dei figli Marina e Pier Silvio avuti con la prima moglie Carla Dall’Oglio, mentre il restante 21,4% è nelle mani della società H14, il cui capitale è ripartito al 33% cadauno dagli altri tre figli Luigi, Barbara ed Eleonora, avuti con Veronica Lario. L’ex premier ha suddiviso le quote equamente, un sesto figlio imporrebbe cambiamenti nell’azionariato o compensazioni che potrebbero essere versate tramite la quota «disponibile» del testamento. Cioè quella parte a libera disposizione di chi fa testamento.
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