Arrigo Vecchioni, chi era il figlio del cantante Roberto Vecchioni morto a 36 anni. Dalla malattia del fratello alla scrittura, il ritratto

«Dopo tanto, tanto dolore, il nostro meraviglioso Arrigo è finalmente in pace. La famiglia chiede silenzio», ha scritto il cantautore brianzolo

Martedì 18 Aprile 2023
Arrigo Vecchioni, chi era il figlio del cantante Roberto Vecchioni. Dalla malattia del fratello alla scrittura: il ritratto

Arrigo Vecchioni, addio al figlio di Roberto Vecchioni. Ad annunciare la scomparsa del ragazzo è stato il padre con un breve post sul proprio profilo social. «Dopo tanto, tanto dolore, il nostro meraviglioso Arrigo è finalmente in pace. La famiglia chiede silenzio», ha scritto il cantautore brianzolo. Arrigo, 36 anni, era il secondo dei quattro figli di Roberto, il primo avuto dalla seconda moglie Daria Colombo.

Dal suo primo matrimonio con Irene Brozzi, Vecchioni ha invece avuto la sua primogenita, Francesca. Il terzo figlio, Edoardo, è da tempo malato di sclerosi multipla, raccontata due anni fa anche nel libro «Sclero - Il gioco degli imperatori».

Roberto Vecchioni, morto il figlio Arrigo: «Dopo tanto dolore sei finalmente in pace»

I figli, l'amore, i ricordi

Vecchioni, che il 25 giugno compirà 80 anni, ha dedicato alcuni dei suoi brani ai figli. Nel 2016 ha pubblicato l'album «Canzoni per i figli», che conteneva tra le altre «Canzone da lontano», una ninna nanna scritta per Francesca, tratta dall'album «Montecristo», una versione recitata di «Figlio figlio figlio» e una con nuovo arrangiamento di «Un lungo addio», dedicata a Carolina. A Edoardo, Vecchioni ha dedicato, invece, la canzone Le rose blu. In diverse interviste, il cantautore ha parlato del suo rapporto con i figli, sostenendo che la vita senza figli per lui sarebbe come un deserto. In occasione dell'uscita del libro «La vita che si ama». Storie di felicità, Vecchioni spiegò all'ANSA che ai figli ha sempre «insegnato ostinatamente il gioco e il sogno».

Una «faticaccia tremenda, ma non quanto quella fatta da mia moglie - raccontò - che ha dovuto insegnare loro la realtà. Abbiamo costruito insieme un fortino in cui viviamo non da decrepiti utopisti, non di illusioni, ma di cose che ci salvano la vita quando sembra troppo brutta. Riusciamo a ridere l'uno dell'altro, a prendere le cose con ironia e a volerci bene. Non ho mai visto quattro fratelli così uniti, i miei figli si chiamano tra loro 'brothers and sisters' e raccontano tutte le scemate che fa il padre. Questo libro lo hanno voluto loro proprio per capire meglio chi è il loro papà». Nel 2011 Vecchioni aveva partecipato alla manifestazione Giochi Senza Barriere alla Villa Comunale di Napoli, organizzata dall'associazione Tutti a scuola, che da sempre lotta per i diritti dei ragazzi disabili. E nello stesso anno è diventato testimonial AISM nella campagna Una mela per la vita.

 

La famiglia

La moglie Daria Colombo, invece, dopo una laurea in lettere moderne presso l'Università di Padova, si è specializza in storia del teatro. Tra il 1975 e il 1980, ha lavorato negli ambiti teatrale, cinematografico e televisivo, collaborando con alcuni grandi nomi dei vari settori come Florestano Vancini, Pasquale Festa Campanile, Giancarlo Nicotra, Adriano Celentano. Studiosa di scenografia e architettura d'interni, ha svolto anche la professione di art director per case discografiche quali EMI, Polygram, Sony Music e Universal Records, grazie alla quale ha avuto l'occasione di incontrare il futuro marito.

Daria è anche una giornalista e saggista ed ha collaborato con quotidiani quali Corriere della Sera e L'Unità, col mensile Maxim e con la Rai, dove ha partecipato alla realizzazione di vari programmi; tra gli altri “I Grandi processi” con Sandro Curzi e Franca Leosini (1996) di cui è coautrice per RAI 1 e lo speciale “68 e dintorni” (1998) per RAI 3, di cui è autrice unica. Nel febbraio 2011, il marito l'ha ringraziata in diretta e le dedica la vittoria al festival di Sanremo.

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 12:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA