Alfredo Gavazzi, rugby: morto l'ex presidente della Federazione Italiana, aveva 72 anni. Scudetti, test match, borse di studio per le azzurre e robot all'avanguardia

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Paolo Ricci Bitti
Alfredo Gavazzi, morto l'ex presidente della Federazione Italiana rugby: aveva 72 anni. Scudetti, test match e robot all'avanguardia

Addio ad Alfredo Gavazzi, ex presidente della Federazione italiana rugby e fondatore nel 1970 del club Calvisano, divenuto simbolo del paese di 6mila abitanti alle porte di Brescia e vincitore dal 2005 di 7 scudetti e di 3 Coppe Italia. Gavazzi, che aveva 72 anni, era chiamato "Osso" dagli amici e aveva giocato in prima linea (sia tallonatore sia pilone) fino al 1983 portando il club in serie A: nelle serate legate alle trasferta del club o della nazionale amava ricordare quelle battaglie in campo che aveva affiancato a una considerevole carriera imprenditoriale. Era stato fra i primi nel mondo, agli inizi degli anni 70, a stringere accordi con aziende giapponesi per importare e produrre robot per le catene di montaggio. Un pioniere in campo e fuori.  E' stato presidente della Federazione italiana rugby (Fir) per due mandati dal 2012 al 2021 ed è stato il primo, nel 2020, a varare le borse di studio per le dilettanti azzurre per aiutare a continuare l'impetuosa a scalata nel ranking mondiale ormai dominato da nazionali composte da giocatrici professioniste.

Gavazzi, che era malato da tempo, di Calvisano è stato anche assessore e vicesindaco.

Da imprenditoriale aveva creato, negli anni '70 con un altro socio, la Tecnomecc S.n.c., poi diventata Tiesse Robot, azienda che opera nell'ambito dell'automazione e nella costruzione di impianti robotizzati per l'Italia e l'estero, e nella distribuzione dei robot Kawasaki sul mercato italiano.

Per ricordare Gavazzi sabato in Nuova Zelanda la nazionale italiana femminile giocherà con il lutto al braccio nel quarto di finale dei Mondiali contro la Francia, mentre in Italia su tutti i campi verrà osservato un minuto di silenzio. 

Gavazzi era stato componente del Consiglio Federale, ricoprendo numerose posizioni, nei quattro mandati della presidenza di Giancarlo Dondi.

Come Presidente federale, Gavazzi ha vissuto alcune delle più indimenticabili giornate del rugby italiano del terzo millennio: il quarto posto nel Sei Nazioni maschile del 2013, con le vittorie dell’Olimpico su Francia e Irlanda, il successo di Edinburgo nel 2015, la storica vittoria di Firenze sul Sudafrica nel 2016, il secondo posto della nazionale femminile nel Torneo 2019.  

 

Il Presidente federale Marzio Innocenti ha disposto che un minuto di silenzio venga osservato nel fine settimana su tutti i campi d’Italia e che la Squadra Nazionale Femminile scenda in campo nei quarti di finale della Rugby World Cup di sabato 29 ottobre ad Auckland con il lutto al braccio.

Alla famiglia Gavazzi, alla moglie Marisa ed ai figli Marco e Andrea, vanno le profonde condoglianze del Presidente Innocenti, del Consiglio Federale e di tutti i dipendenti e collaboratori di Fir.

“Alfredo ci lascia oggi e personalmente,  oltre che istituzionalmente, mi sento molto più solo. Con lui sono stati lunghi anni di contrapposizioni e di visioni diverse per il nostro rugby.  Un confronto duro, aspro e non privo di colpi proibiti come deve essere tra due avanti di vecchia scuola. Quello che ci ha comunque uniti è il rugby e tutto quello che significa. Lui con l'infinito amore verso il suo Calvisano, io con quello altrettanto infinito per il Gioco. Un avversario molto migliore di tanti che nascondono le loro reali intenzioni,  ad Alfredo se non piacevi te lo diceva in faccia e si comportava di conseguenza. Ha sacrificato per due mandati la sua vita per guidare il rugby italiano  - ed oggi so quanto possa essere gravosa la carica di Presidente della Federazione Italiana Rugby  - ma lo ha fatto, ne sono sicuro, al meglio delle sue capacità e delle sue convinzioni. Dopo la mia elezioni riconobbi ad Alfredo l'onore delle armi, oggi il momento è molto più grave e voglio abbracciare Alfredo, la sua famiglia ed il suo Calvisano rappresentando idealmente tutto il rugby italiano che riconoscente lo ringrazia. Ciao Alfredo” ha detto il Presidente federale Marzio Innocenti ricordando il proprio predecessore.

 

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