Sgarbi "sceglie" Leonardo Frigo per Venezia

Mercoledì 8 Ottobre 2014
ASIAGO - «Una grande emozione!». Leonardo Frigo, giovane artista altopianese non può definire in altro modo l'incontro con Vittorio Sgarbi che gli ha dato la possibilità di esporre una sua opera a Palazzo Falier a Venezia, nella mostra "Spoleto Arte incontra Venezia" aperta fino al 24 ottobre. Accanto alle opere di Dario Fo, Pier Paolo Pasolini, Josè Poli, Eugenio Carmi ed altri grandi esponenti dell'arte contemporanea, i visitatori possono ammirare quelle, scelte dallo stesso Sgarbi, di artisti sconosciuti. Una bella opportunità dunque per Leonardo che ha portato a Venezia uno dei violoncelli che ha dipinto sui temi della "Quattro stagioni" di Vivaldi. Sono delle originali ed inusuali chine su legno. Oltre ai quattro violoncelli, ha dipinto su sette violini la rappresentazione dei 7 vizi capitali. Nulla è lasciato al caso, sia chiaro. C'è, dietro ad ogni opera, una profonda fase di studio e di analisi. Per i sette vizi capitali, per esempio, Leonardo ha ripreso in mano la Divina Commedia e anche il Vangelo. «Ora - dice - sto lavorando ad un'altra collezione composta da 33 violini sui quali vorrei rappresentare i 33 canti dell'Inferno di Dante. Per me ogni arte ha uno scopo e io vorrei, attraverso la mia arte, riuscire a spiegare le cose in modo diverso. Ve l'immaginate una lezione in classe sull'inferno di Dante spiegata attraverso la pittura?». Non è la prima volta che le opere di Leonardo Frigo varcano i confini dell'Altopiano. Proprio all'inizio di quest'anno, dal 18 gennaio fino a marzo, ha partecipato ad un'esposizione a Morzine - Avoriaz nell'ambito dell'Expo Vincent Van Gogh dove è stato presentato dal curatore di mostre Francesco Plateroti. «La cosa bella è che Plateroti ha visto le mie opere in una mostra qui ad Asiago e mi ha voluto in Francia» dice Leonardo, sottolineando le grandi opportunità che Asiago, con il Gruppo Arte Insieme, di cui fa parte, offre ai suoi artisti e che altri posti, anche le grandi città, non danno. Ma come ti è venuta l'idea di dipingere violini e violoncelli? «Direi per caso. Un giorno mi si era staccata un pezzo di vernice dal mio violino e nel sistemarlo ho avuto questa intuizione». Tra i prossimi obiettivi di Leonardo Frigo c'è anche la laurea e sta già pensando alla sua tesi. «Vorrei farla sulla loggia del Municipio di Asiago, che nell'occasione vorrei restaurare».
Stefania Longhini

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