«Vittima dei nonni davanti ai superiori»

Sabato 12 Dicembre 2020
«Vittima dei nonni davanti ai superiori»
MIRA
Il processo agli otto allievi militari rinviati a giudizio per aver sottoposto alla collega Giulia Schiff al «battesimo del volo», con atti di nonnismo si farà, i giovani appariranno davanti al Tribunale militare nell'udienza del prossimo 3 marzo 2021. A stabilirlo ieri il Gup, il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale Militare di Roma, che ha stabilito come gli otto commilitoni del 70esimo Stormo dell'Aeronautica di Latina dovranno rispondere dell'accusa di lesione personale e ingiuria.
IL BETTESIMO DEL VOLO
I fatti risalgono ad aprile del 2018 quando Giulia Jasmine Schiff, originaria di Mira dove fu anche una promettente atleta dell'Atletica Riviera del Brenta, ottiene il brevetto di pilota e viene sottoposta, nonostante il suo diniego, al «battesimo del volo». Un rituale che ben presto, per la Schiff si trasforma in una sorta di vessazione nei confronti della giovane, allora ventunenne, e del quale è stato diffuso anche un video di pochi minuti. Dopo la segnalazione della Schiff ai superiori su quanto accaduto l'allieva pilota subisce punizioni e lettere di biasimo fino all'espulsione dall'Accademia. Il Consiglio di Stato nel frattempo ha previsto il reintegro della Schiff, seguita dai legali della giovane, Massimiliano Strampelli e Isidoro Cavaliere, all'Accademia militare ma nel frattempo è partito anche un secondo filone della vicenda, quello che riguarda l'accusa di lesioni da parte degli otto commilitoni che parteciparono attivamente al battesimo del volo, rinviati a giudizio. Il Giudice per l'udienza preliminare ieri in sostanza accettato la fondatezza dell'impianto accusatorio fissando la prima udienza per gli otto imputati il prossimo 9 marzo.
LA DIFESA
«Dalla lettura del video presentata al Gup ha spiegato il legale della Schiff l'avvocato Strampelli è stato accertato che i colpi del frustino utilizzato dagli otto allievi piloti sono circa un centinaio e che al rito erano presenti anche altre persone tra personale militare e superiori della Schiff che però non sono intervenuti per fermare gli otto». Al processo si è costituita come parte civile anche l'associazione militare Il partito dei diritti dei militari. «Siamo già parte civile in 5 altri processi ma questa è la prima volta che ci presentiamo come parte civile al fianco di una donna vittima di una inaudita e ingiustificabile violenta tradizione militaresca» ha dichiarato il segretario dell'associazione Luca Marco Comellini. «A questo punto ci auguriamo che anche i rappresentanti del Ministro della difesa si costituiscano parte civile al processo ha dichiarato Strampelli a riprova che questa violenza non riguarda solo la mia assistita». Si attende ora l'avvio del processo vero e proprio contro gli otto militari accusati di lesioni personali e ingiuria.
Luisa Giantin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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