«Viale Vespucci, tragedia annunciata»

Lunedì 6 Gennaio 2020
«Viale Vespucci, tragedia annunciata»
VIABILITÀ
MESTRE È una strada del centro, ma gli automobilisti spesso la scambiano per la tangenziale. Il limite di 50 chilometri all'ora, in viale Vespucci, viene costantemente ignorato e ora, dopo l'incidente di venerdì sera che ha causato la morte della 29enne marchigiana di origini iraniane Pegah Naddafi, le polemiche sulla velocità riprendono quota. L'assessore alla Mobilità, Renato Boraso, ha già annunciato un sopralluogo con i tecnici per domani mattina, per capire i margini di intervento per migliorare la situazione.
La questione, però, è nota, anche perché in passato era già successo che dei pedoni venissero investiti in quel punto, sulle strisce pedonali. La giovane morta venerdì sera era una studentessa di Ca' Foscari, le mancava un esame per laurearsi. E proprio un docente della sua università a tornare sulla pericolosità di viale Vespucci, Jan Van Der Borg, professore di Economia del turismo. «Nonostante le mie segnalazioni e la recente assunzione di decine di vigili urbani - ha scritto in una lettera a Boraso e al sindaco Luigi Brugnaro - noto che avete pensato di risolvere il problema dell'attraversamento del Viale Vespucci utilizzando pensionati dell'Auser. Purtroppo, la sostituzione del vigile con un pensionato non risolve ma aggrava il problema». Van Der Borg aveva già scritto a marzo al Comune per dire che quella strada, quella che i suoi figli utilizzano quotidianamente per andare a scuola, così com'è è pericolosa. «Credo che in quel punto vadano presi dei provvedimenti, l'incidente dell'altra sera non è casuale. Il Comune deve intervenire, non è possibile che nelle ore del mattino, per esempio, non venga utilizzato un vigile per la viabilità. La gente qui sfiora i cento all'ora, e in più ci sono persone incivili che parcheggiano davanti alla scuola mettendo in difficoltà i bambini che arrivano davanti al cancello. Che cosa fare? Le soluzioni ci sono: installare degli autovelox, dei dissuasori, restringere la carreggiata per realizzare una pista ciclabile o dei parcheggi. Qualcosa però deve essere fatto».
TELELASER E RESTRINGIMENTI
All'assessore Boraso, intanto, in queste ore sono arrivate numerose segnalazioni, dai comitati e dai residenti. «Ho convocato per martedì un incontro tecnico e un sopralluogo - spiega la premessa è che sappiamo bene che si corre troppo in quel punto, il problema principale è che c'è un codice della strada e andrebbe rispettato. Noi però adesso dobbiamo valutare come intervenire: ricordo che fino a poco tempo fa tra viale Vespucci e via Sansovino c'era un altro semaforo pericoloso che ora è stato sostituito da una rotatoria, adesso rimangono due tratti, quello verso San Giuliano e quello verso il centro, che vanno sistemati». Che fare quindi? La prima opzione è quella di installare un nuovo autovelox. «Valuteremo se fare richiesta alla prefettura, ma è una procedura lunghissima e tortuosa. Intanto, aumenteremo i controlli con il telelaser. Le altre opzioni potrebbero essere restringere quel punto, per invitare a rallentare».
LE INDAGINI
Intanto nei prossimi giorni proseguiranno le indagini per ricostruire l'incidente di venerdì sera. Intorno a mezzanotte, V:P., 46enne di Noale, alla guida di una Nissan che viaggiava dalla Bissuola verso San Giuliano, ha investito la ragazza mentre stava attraversando sulle strisce davanti all'ex Massari. Pegah, per l'impatto, è stata sbalzata a 20 metri di distanza. Il pm Daniela Moroni ha già aperto un fascicolo sull'episodio con cui, ovviamente, indagherà V.P. per il reato di omicidio stradale. Il magistrato disporrà nei prossimi giorni una perizia sulla velocità dell'auto: a giudicare dalla posizione in cui sono stati ritrovati sia il mezzo (a diversi metri di distanza dal punto dell'impatto) sia la ragazza, l'ipotesi principali è che il 46enne noalese stesse viaggiando sopra il limite previsto di 50 chilometri orari. Sempre nei prossimi giorni verrà dato l'incarico al medico legale per l'autopsia sul corpo della ragazza.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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