Viaggia sul motorino rubato, inseguito e bloccato

Giovedì 13 Dicembre 2018
CHIOGGIA «L'ho comprato per pochi soldi». Si è giustificato così un sessantenne chioggiotto sorpreso, dalla Volante del locale commissariato, a guidare un ciclomotore rubato, con targa anch'essa rubata (ma da un altro veicolo). Voleva, probabilmente, dare l'idea di non essere lui il cattivo della situazione, ma di aver agito, in qualche modo, per necessità economiche.
Peccato che la ricettazione, ovvero l'acquisto di cose provento di altri reati, in particolare di furto, sia punito dalla legge ancor più severamente del furto stesso. Non bastasse, il sessantenne si è trovato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è accaduto ieri mattina, in via Lungo Brenta. La Volante aveva avvistato l'uomo (già noto per altri reati contro il patrimonio) e gli aveva intimato l'alt con la paletta. Ma lui ha continuato a correre, e a fare inversioni di marcia, anche pericolose, rallentando, accelerando, svoltando. Insomma, faceva di tutto per sottrarsi al controllo finché, dopo qualche chilometro, è stato bloccato. Sceso dal ciclomotore, ha tentato di scappare a piedi, ma è stato raggiunto. Ha continuato a divincolarsi, senza colpire gli agenti, ma non è riuscito a liberarsi e, alla fine, si è rassegnato.
Non aveva i documenti con sé, e il ciclomotore risultava rubato, come pure la targa, a Chioggia, all'inizio di quest'anno. Quindi è stato portato in commissariato per la fotosegnalazione e la denuncia, ma il nome di chi gli aveva venduto il ciclomotore non l'ha fatto. (d.deg)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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