Viadotti e gallerie adesso si cambia: è controllo digitale

Mercoledì 25 Novembre 2020
S i apre una nuova fase nel campo della sicurezza della rete autostradale. Da oggi diventa infatti operativo il nuovo sistema digitale per il monitoraggio delle infrastrutture autostradali, sviluppato da Autostrade Tech, Centro tecnologico del Gruppo Autostrade per l'Italia, insieme a IBM e Fincantieri NexTech. È quanto emerso dal convegno Nuove tecnologie per la sicurezza delle infrastrutture, che si è svolto ieri. Si tratta di uno dei primi visibili risultati della profonda strategia di trasformazione avviata nell'ultimo anno da Autostrade per l'Italia e che ha delineato lo sviluppo strategico della concessionaria come gestore integrato di mobilità, attraverso investimenti rilevanti sul fronte della digitalizzazione di asset e procedure, della mobilità sostenibile, della gestione e fornitura di servizi innovativi, anche oltre la rete autostradale.
LA PIATTAFORMA
La nuova piattaforma di monitoraggio è unica a livello nazionale e, attraverso soluzioni di intelligenza artificiale IoT (Internet of Things) e modellazione digitale 3D consentirà di innovare in modo radicale le attività di sorveglianza e monitoraggio di oltre 4.500 opere presenti sulla rete di Aspi, aumentando fortemente l'efficienza e la trasparenza dei processi. La partnership strategica siglata tra Autostrade Tech, IBM e Fincantieri Nextech prevede inoltre che il sistema assolutamente unico nel suo genere sia messo a disposizione del mercato nazionale e internazionale, attività che partirà già nelle prossime settimane. Molteplici le innovazioni apportate dal nuovo modello digitale: gli ispettori dotati di elevata qualificazione professionale e appartenenti a società di ingegneria terze di livello internazionale potranno svolgere gli accertamenti sulle condizioni di ciascuna opera accedendo in tempo reale, tramite un tablet, a tutte le informazioni che la caratterizzano: calcoli e disegni del progetto originario e degli interventi successivi; controlli e manutenzioni programmate; indagini e prove sui materiali; esiti e dettagli delle precedenti ispezioni. Un vero e proprio archivio digitale, con informazioni classificate per tipologia e consultabili attraverso una app che ne permette un'adeguata fruibilità sul campo.
GLI ISPETTORI
Tramite lo stesso tablet l'ispettore inserirà direttamente nel nuovo sistema digitale tutti i dettagli e le foto rilevate nel corso dell'ispezione, rendendone immediata la disponibilità alle strutture aziendali deputate a valutare gli interventi di manutenzione. Il nuovo software traccia e gestisce tutti i vari step necessari alla cura delle infrastrutture: dalla organizzazione e conduzione delle ispezioni, fino alla programmazione e realizzazione delle manutenzioni o adeguamenti, secondo criteri di priorità chiari e condivisi con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il sistema sta introducendo inoltre tecnologie avanzate, mai impiegate finora, sulle reti autostradali italiane e che si potranno estendere anche fuori dal settore autostradale.
Tra queste, la possibilità di analizzare un'opera attraverso un gemello digitale tridimensionale (Digital Twin), che ne riproduce fedelmente tutte le caratteristiche, attraverso l'impiego di droni equipaggiati con laser-scanner topografici e telecamere ad altissima risoluzione, che realizzano vere e proprie tac delle superfici. Un sistema di intelligenza artificiale appositamente sviluppato supporterà i tecnici nel riconoscimento e nella classificazione dei difetti e nella programmazione delle attività di manutenzione. La piattaforma è in uso da oggi sulle 430 opere delle due Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari di Aspi e sarà progressivamente estesa entro la fine dell'anno sulla totalità dei 1.943 ponti e dei 2mila cavalcavia della rete.
«Penso fosse doveroso che Aspi dedicasse la prima grande innovazione prodotta, per la quale abbiamo investito 60 milioni di euro, all'attività su cui è venuta meno la fiducia del Paese e dove era necessario svoltare e guardare avanti ha dichiarato l'ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi Il nostro primo investimento, anche sul fronte dell'innovazione, è stato dunque dedicato alla sicurezza. E non poteva che essere così. Per Autostrade per l'Italia si tratta di una rivoluzione copernicana, e questo tipo di riforme non arrivano da un momento all'altro. Servono tempo, costanza, competenza, passione. Ma la tecnologia, per quanto importante, da sola non basta. Il nostro settore ha un fortissimo bisogno di avere standard tecnici attuali, definiti, concretamente applicabili».
Mirko Polisano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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