Via Piave, 25enne in overdose salvato dai medici

Venerdì 20 Luglio 2018
Via Piave, 25enne in overdose salvato dai medici
SPACCIO
MESTRE In un primo momento si era pensato a un malore da caldo. Quel ragazzo, visibilmente provato, si era accasciato improvvisamente all'angolo tra via Piave e via Premuda. Una volta sul posto, però, i medici del Suem hanno capito che quello svenimento aveva ben altra natura: una overdose da eroina, l'ennesima a Mestre, la prima dopo la grande retata del 10 luglio tra via Trento e via Monte San Michele.
SALVATO
La vittima è un 25enne di origini straniere. Ieri mattina, la richiesta al 118 da parte dei residenti, intorno alle 11.30. Gli operatori del Suem, grazie a un'iniezione di Narcan (il medicinale a base di naloxone che permette di neutralizzare gli effetti dell'eroina) sono riusciti a evitare il peggio. Il giovane, portato in ospedale all'Angelo, è stato ricoverato e sottoposto a diversi esami per scongiurare eventuali complicazioni. Il 25enne, comunque, non dovrebbe essere in pericolo di vita. Per ora, almeno. Perché l'eroina è ancora in circolazione in città, pur in mani diverse.
GUARDIA ALTA
Certo, l'egemonia spavalda dei nigeriani, al momento è stata debellata. Gli arresti e le espulsioni hanno dato respiro ai residenti, che possono uscire di casa senza dover dribblare pusher e clienti. Ma quell'area, come specificato più volte, fa gola, e tanto. Ormai è rinomata come piazza per lo spaccio, i clienti non vogliono rimanere delusi. E c'è già chi ha cominciato a riappropriarsi del ruolo di fornitore, rimasto vacante. I tunisini, soprattutto, che un anno fa erano stati cacciati dagli stessi nigeriani e che adesso starebbero tentando di farsi largo per riprendere posizione in zona. I nordafricani non hanno la stessa organizzazione dei nigeriani, la maggior parte di loro sono tossicodipendenti che vendono per fare qualche spicciolo per potersi pagare la propria dose. Sono l'anello debole di un'altra catena. L'overdose di ieri prova che, in effetti, la vendita, pur in tono minore, sta proseguendo.
ESPULSO
Che non sia finita qui, lo sanno bene anche le forze dell'ordine. Per questo nei giorni scorsi il questore Danilo Gagliardi ha convocato un tavolo tecnico per studiare un sistema interforze a raggiera in grado di replicare gli effetti della retata di dieci giorni fa. Sarà il nuovo prefetto, Vittorio Zappalorto, a dover dare il via libera all'operazione nel corso di quello che sarà, di fatto, il suo primo comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Intanto, la polizia mercoledì controllando un gruppo che stava bivaccando nella zona dei giardini di via Piave, ha scoperto un cittadino tunisino senza documenti. Gli uomini del commissariato di Mestre l'hanno identificato per un 24enne con precedenti per reati di spaccio, immigrazione clandeastina e rapina. Hanno scoperto inoltre che non aveva rispettato un ordine di espulsione emanato dal questore il 29 giugno. Il giovane maghrebino è stato quindi denunciato e accompagnato al cpr di Piacenza per l'espulsione.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci