VENEZIA, FASE CRITICA DELUSI GLI INVESTITORI

Lunedì 17 Febbraio 2020
CALCIO SERIE B
Chissà cosa avrà detto Tom Beyar ai suoi compagni di ventura d'oltreoceano, dopo aver visto il Venezia buttare alle ortiche anche la vittoria contro la Virtus Entella. L'altro ieri al Penzo uno dei soci di minoranza del club lagunare tra i non nominati giovedì scorso dall'ormai ex numero uno Joe Tacopina, nell'annuncio del suo forzato passo indietro a presidente onorario ha assistito al Penzo al deludente e beffardo 2-2 incassato al 92'.
In mancanza di voci ufficiali si può presumere che Beyar (proprietario della Beyar's Market, attiva nel ramo dei supermercati e catering nel distretto newyorkese di Staten Island) possa aver riferito di un team arancioneroverde al solito bellino, che sa giocare a calcio, ma purtroppo ancora avvezzo a fatali errori difensivi e non sufficientemente cattivo.
Senza alcun dubbio quella attuale resta una fase delicatissima: un solo punto nei 180' di fila al Penzo, pur contro avversari d'alta fascia come Frosinone ed Entella, e sabato prossimo visita al Pisa (ore 18), senza essersi staccati dai playout. Ma ancor più incerta e bisognosa di segnali confortanti, purché tangibili e solidi, è la situazione societaria. Proprio perché ora Joe Tacopina è stato messo all'angolo, i proprietari statunitensi del club non possono più permettersi il lusso di restare in incognito comandando solo da dietro le quinte. Magari non sarà proprio Tom Beyar il prossimo presidente ad interim, ma di sicuro spetta agli investitori più forti sgombrare il campo dagli equivoci e dalle ansie derivanti dalla non-rassicurazione «è stata garantita la continuità sino a fine stagione». Parole pronunciare da Tacopina che ad esplicita domanda del Gazzettino dal 1. luglio potrebbero esserci dei dubbi sulla prosecuzione del progetto? ha risposto: «Assolutamente no. Ci sono tante domande aperte, dipende da cosa accadrà sul campo, dall'ingresso di nuovi investitori, ma siamo tutti concordi sul fatto che il Venezia Fc continuerà a vivere e ad essere sano».
Quindi, in teoria, l'eventuale e auspicato a gran voce flusso di denaro fresco nelle casse di viale Ancona dovrebbe servire soltanto per alzare nuovamente l'asticella degli obiettivi (oltre che a tornare a parlare del nuovo stadio chiuso in un cassetto), visto che sempre Tacopina parlando al plurale ha ammesso «non ci si aspettava di essere ancora in Serie B».
L'avvocato newyorkese tornerà in laguna a marzo, forse con novità, ma non è detto. Quel che è certo è il peso decisionale di due soci su tutti, Duncan Niederauer e Ian McKinnon. Il primo, 61enne profondo conoscitore del mondo finanziario (ramo professionale anche di Ricky Nardis e Doug Faye) può vantare il ruolo di (ex) amministratore delegato della Borsa di New York nonché di consigliere indipendente nel colosso calzaturiero Geox, oltre ad essere un habitué dell'Italia con tanto di un casale acquistato in Toscana.
Il 50enne McKinnon, invece, è uno stimato esperto di investimenti (Ziff Brothers Investments e Sandia Holdings) molto impegnato nell'ambito sportivo (con la società di gestione Team8), descritto già nel maggio 2018 sul sito dell'Università del New Mexico come uno dei principali proprietari del Venezia Fc, squadra di calcio professionistica della Serie B italiana. Proprio quella categoria il cui mantenimento sarà il primo, vitale presupposto per ipotizzare qualsiasi futuro.
Marco De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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