VANDALISMI
VENEZIA Meno di due settimane. Tanto sono durati i varchi posizionati

Martedì 12 Novembre 2019
VANDALISMI
VENEZIA Meno di due settimane. Tanto sono durati i varchi posizionati all'uscita dell'imbarcadero della Palanca, alla Giudecca. Dopo il completo rinnovamento del pontile, a fine ottobre erano stati posizionati anche i blocchi all'uscita per impedire che i furbetti entrassero dalla parte sbagliata, evitando di bippare l'imob. Ma tra domenica e ieri sono state divelte le barriere di passaggio del lato destro, quello che serve l'utenza in direzione Sacca Fisola, facendo sì che già nelle prime ore del mattino di ieri alcune persone entrassero per l'uscita, saltando la coda.
PRESIDIO
Inizialmente, dopo il rifacimento dell'imbarcadero, l'azienda di trasporti veneziana aveva scelto di mandare sul posto alcuni dipendenti Actv per informare i residenti e, allo stesso tempo, dissuadere da comportamenti inopportuni. Ma l'atto vandalico dopo meno di quindici giorni si è puntualmente verificato, lasciando stupito e deluso Gigi Giordani, presidente del circolo Nardi e segretario metropolitano del Psi, che si era battuto per avere il pontile ammodernato.
«Actv - ha commentato Giordani - ha dimostrato efficienza, si sono impegnati dopo la nostra richiesta, anche nel posizionare le barriere. Purtroppo se ci sono vandali, non sappiamo cosa dire in questo senso, sarebbe da capire se siano giudecchini o meno».
Lo stesso esponente del Psi ha proseguito: «C'è un'amarezza comune perché noi chiediamo, l'azienda risponde e la gente non apprezza. Rivolgiamo un appello al buonsenso dei residenti dell'isola di controllare, se no restiamo sempre isolati come giudecchini. E pensare che il Comune ha messo a bilancio di previsione 200mila euro per manutenzione e passerelle del ponte piccolo, da gennaio farà la gara e poi si vedrà quando potranno iniziare i lavori».
D'altro canto c'è invece chi pensa che non sia corretto avere i varchi al pontile, giustificando la causa con il parallelismo dell'autobus, dove non sono presenti accessi alle pensiline e si sale in autobus bippando all'interno del mezzo.
L'AZIENDA
A rispondere è stata Actv, che ha fatto sapere come pare assai difficile si possa trattare di foresti. «Da regolamento l'obbligo di validazione è presente anche sull'autobus, è vero che non c'è il tornello, ma la validatrice è collocata proprio all'ingresso del mezzo. Allo stesso modo, poiché impianto galleggiante è parte del servizio pubblico, si può dire che le porte del bus siano equivalenti alle porte dell'imbarcadero». Il sentore da parte dell'azienda è che l'esibire l'imob sia più un preconcetto, piuttosto che legato all'evasione, dato che il numero degli abbonati è quasi in linea con quello dei residenti: «Sarebbe sufficiente abituarsi ad avere la tessera a portata di mano come accade quando si va al lavoro e si deve passare il badge o quando si fa un bancomat, perché in caso di fretta si sa già qual è l'intenzione e la consapevolezza dell'atto». Da ultimo Actv ha fatto sapere che il danno andrà verificato e oscillerà tra i 500 e i 4mila euro, sulla base che si siano rotti solo i flap o anche i motorini. In questa occasione non è stato possibile riconoscere i vandali, dato che ancora non sono state installate le telecamere, che però a breve completeranno l'ammodernamento del pontile.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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