Vaccinazioni oltre quota 95%

Mercoledì 6 Febbraio 2019
SANITÀ
MESTRE Il dibattito - a volte sfociato in un vero scontro dialettico - è servito. Lo assicurano i responsabili del Servizio Igiene e sanità pubblica dell'Ulss 3 che, per la prima volta, sono riusciti a raggiungere l'obiettivo indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità per la copertura vaccinale dei bambini: è stata superata la percentuale del 95% per i bambini nati nel 2016. La quota è stata superata sia per la vaccinazione esavalente (contro difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomelite, haemophilus influenzae ed epatite B) con una copertura che ha raggiunto il 95.5%, che per morbillo, parotite e rosolia, con una percentuale del 95,1%. Un passo decisivo, dato che dopo la crescita degli ultimi anni nel 2015 si era registrato un lieve calo della copertura. Una conseguenza della polemica sollevata da quanti si oppongono con varie motivazioni all'obbligo vaccinale.
VERTICI NAZIONALI
E se l'aumento della copertura è comune a tutto il Veneto, l'Ulss 3 Serenissima è una delle poche aziende sanitarie a livello nazionale ad avere raggiunto l'obiettivo indicato a suo tempo dall'Oms. Il risultato, per inciso, è stato raggiunto con la coorte 2016, ovvero con i bambini nati in quell'anno per i quali, entro la fine del 20918, è stata raggiunta la percentuale del 95% di coeprtura. «Come operatori e come Servizio - commenta il dottor Vittorio Selle, direttore del Servizio di Igiene pubblica - consideriamo importante questo risultato non tanto per il suo valore numerico e di rilevazione statistica, ma come segnale di un aumento della consapevolezza dei genitori». Prima avviene la vaccinazione, infatti, meglio è: quando sono più piccoli, spiega il dottor Selle, i bambini «hanno il massimo vantaggio della copertura vaccinale, che li protegge dalle malattie infettive particolarmente pericolose nei primissimi anni di vita».
NEL VENETO ORIENTALE
Dati confortanti arrivano anche dall'Ulss 4 del Veneto orientale. Anche qui per l'esavalente è stato superata la percentuale del 95%, con punte del 96,2% per polio e tetano. Nella vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia ci si è fermati a percentuali variabili fra 95,8 e 95,9%. Ma la copertura contro altre malattie, come lo pneumococco, ha raggiunto il 97%. «Ciò significa - è il commento della direzione - che nella popolazione si sta radicando sempre più l'adesione alle vaccinazioni programmate ed effettuate dal personale del Dipartimento di prevenzione».
CENTINAIA DI COLLOQUI
E ciò, sottolineano i medici, è merito proprio del dibattito sollevato dall'obbligo vaccinale per l'accesso alle scuole. Gli stessi medici si sono messi a disposizione dei genitori per confronti, non di rado accesi, che hanno avuto il merito di approfondire la conoscenza scientifica in materia di prevenzione. In un periodo in cui il personale dell'Igiene pubblico è stato preso d'assedio dai cittadini per mettersi in regola con i vaccini entro i tempi previsti dalla legge. «Quasi duemila evidenzia il dottor Selle sono stati i colloqui personali che hanno visto gli operatori del Servizio dialogare con le famiglie: abbiamo dovuto essere presenti ed essere convincenti, anche perché nelle aree urbane e metropolitane la campagna contro le vaccinazioni è più forte e agguerrita che nelle realtà di provincia». Ma alla fine, a quanto pare, ne è valsa la pena. (a.fra.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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