Una rete per avvicinare le imprese alla Cina

Venerdì 14 Maggio 2021
Una rete per avvicinare le imprese alla Cina
INDUSTRIALI
MESTRE Un network di relazioni composto da 400 soci italiani e cinesi e da 8.000 contatti, a disposizione delle piccole e medie aziende veneziane per aiutarle a incrementare l'export verso la Cina. Proprio mentre a Pechino veniva presentata Daerg China, joint venture italiana nata su impulso di due imprenditori veneziani per conquistare il mercato del car washing cinese, Confindustria Venezia Rovigo e Fondazione Italia Cina hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con l'obiettivo comune di favorire la creazione di nuove partnership imprenditoriali tra la Serenissima e il Dragone.
LA RIPRESA
Il momento, del resto, appare favorevole a proiettare i progetti di ripresa economica verso l'Estremo Oriente. Nel corso del 2020 il valore dell'export veneto verso il Paese asiatico ha registrato una flessione dell'8%, passando da 1,5 miliardi di euro a 1,3 miliardi di euro, ma già nel primo trimestre di quest'anno il Pil cinese ha ripreso a marciare segnando un balzo del 18,3%, un boom dovuto soprattutto alla domanda interna. Macchinari, prodotti tessili, abbigliamento, calzature e metalli di base sono stati i settori trainanti per l'export veneto e l'accordo appesa sottoscritto mira a facilitare l'avvio di nuove partnership industriali con la Cina. Ma il protocollo d'intesa riconosce un'importanza strategica anche allo scambio di informazioni per facilitare il superamento di criticità dovute alla logistica e ai trasporti e promuove l'organizzazione di incontri in modalità on line e la condivisione di notizie riguardanti lo svolgimento di fiere plurisettoriali di potenziale interesse per le aziende associate a Confindustria Venezia.
STRATEGIA D'ATTACCO
«È arrivato il momento di giocare in attacco e di impostare un'azione strategica che metta il nostro territorio in condizione di crescere e di consolidare la propria capacità produttiva sottolinea il presidente di Confindustria Venezia Rovigo Vincenzo Marinese - anche in vista delle imminente istituzione della Zona economica speciale. Per questo territorio il rapporto commerciale con la Cina è fondamentale, soprattutto in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, nel quale questo Paese è uscito completamente dalla pandemia e ha ripreso a crescere a ritmi altissimi. Noi possediamo un sistema produttivo completo, che include l'agroalimentare, il tessile, le calzature e la meccanica e ora vogliamo lasciarci la pandemia alle spalle per rimettere in circolazione quello spirito imprenditoriale che ci ha sempre contraddistinto».
«Con la pandemia è cambiato tutto, non ci sono più voli diretti dall'Italia e chi arriva a Shanghai o a Pechino è obbligato a rispettare una quarantena di tre settimane , eppure La Cina è un mercato imprescindibile spiega Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina soprattutto per le nostre piccole e medie imprese che hanno bisogno di un supporto per essere maggiormente presenti nel mercato cinese».
Paolo Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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