Una pralina per Palazzo Ducale

Giovedì 14 Dicembre 2017
Una pralina per Palazzo Ducale
L'INVENZIONE
Questa è la bellezza inafferrabile di Venezia: la potrai sperimentare all'infinito, ma non sarà mai totalmente tua». Il maestro pasticcere Walter Tomio non ha dubbi: la sua ultima creazione, la pralina di cioccolato prodotta per i Musei Civici, è stata pensata, sperimentata e ricercata con sapori e profumi legati alla Serenissima.
Il nuovo cioccolatino è stato presentato ieri dal patron dell'antica pasticceria Exquisita di Rovereto e ora le collezioni civiche hanno il loro dolcetto di rappresentanza. Una strategia di marketing che lancia la fondazione veneziana nel mondo del cioccolato di qualità e rischia di andare ben oltre la richiesta nei bookshop perché, a questo prodotto, viene legata l'immagine di Venezia e del suo edificio più famoso nel mondo, Palazzo Ducale.
IL CIOCCOLATINO DUCALE
A presentarlo e assaggiarlo, come fosse una sorta di battesimo del gusto, è toccato alla direttrice dei Musei Civici, Gabriella Belli. «È una pralina prodotta esclusivamente per noi. Sarà venduto nei nostri bookshop e diventerà un segno che contraddistinguerà anche gli inviti importanti». Il primo grande evento in cui la pralina farà la sua comparsa, sul tavolo dei relatori, è il meeting Italia-Cina che si svolgerà a gennaio al Ducale, al quale parteciperanno i massimi esponenti politici dello scacchiere sino-europeo con il premier cinese Li-Keqiang e il premier Paolo Gentiloni. «Ci piacerebbe diventasse un must per la nostra fondazione - ha ripreso Belli - anche con la scatola è stato fatto un lavoro stupendo. L'idea nasce dalla moltitudine di attività che svolgiamo con le presentazioni. Inoltre ritenevamo giusto avere qualcosa di personalizzato. Così abbiamo svolto un'indagine sul mercato e abbiamo scelto un'azienda d'eccellenza per realizzarla. Da ormai molti anni il cibo è entrato prepotentemente della vita quotidiana. Si tratta di una piccola cosa - ha concluso la direttrice - un prodotto sofisticato di pasticceria come biglietto da visita della nostra proposta culturale».
TRADIZIONE ANTICA
La confezione è stata ideata e firmata da due noti architetti di Rovereto, Paolo e Michela Baldessari, si apre da due parti e contiene un magnete. «A Rovereto - ha spiegato Tomio - ce la tiriamo da sempre per avere un legame con la storia veneziana. Realizzare un prodotto inedito come la pralina è stata responsabilità, ma anche orgoglio». I Tomio sono ormai pasticceri alla terza generazione e la loro azienda ha un secolo di storia. «Per questa pralina - ha aggiunto - stratificata sia nel guscio esterno (ottenuto dalla sovrapposizione di due praline) che nel ripieno, mi sono lasciato ispirare da Palazzo Ducale, i due strati e il colore vogliono ricordare il pavimento di Venezia. Sotto c'è il cioccolato bianco con arancia e noce che danno luce, e sopra il fondente caraibico che rappresenta il mistero, cacao trinitario». Il contrasto è quello del cioccolato bianco grasso con quello fondente secco, a cui si aggiunge una nota speziata, quella del pepe di Sichuan. «Ad Ovest abbiamo preso il cacao caraibico - ha aggiunto Tomio - a Est il pepe dalla regione cinese, sulle orme di Marco Polo, ricollocando geograficamente Venezia al centro del mondo».
La scatola di praline costa 38 euro e si troverà dal prossimo anno nei bookshop dei Musei civici veneziani, ma non solo. Da oggi è già acquistabile nei negozi che tengono i prodotti della cioccolateria Exquisita.
Giorgia Pradolin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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