Una mostra al Vittoriale sui profumi di D'Annunzio

Venerdì 20 Aprile 2018
Una mostra al Vittoriale sui profumi di D'Annunzio
L'ESPOSIZIONE
È un dubbio sentimentale quello che il Breviario mondano (Mondadori) pone a proposito dei cacciatori di femmine seriali, gli insaziabili (o quelli che insaziabili vogliono apparire), i vagabondi pellegrini dell'amore, nel linguaggio comune, i donnaioli (oggi in verità un po' demodès) che non riuscendo a fissare l'amore per una sola donna che richiederebbe una carica passionale importante attraversano la vita in corsa carpendo amori brevi, emozioni rinnovabili, in una ricerca di conferme per una sessualità irrequieta, spesso così fragile da cercare nel nuovo risultati da esibirsi e da esibire. Ma l'uomo volante, il cacciatore instancabile, a quali effetti speciali si affida? Fascinoso, conquistatore, sciupafemmine assoluto fu D'Annunzio al quale la leggenda metropolitana che lo accompagnò attribuisce più o meno quattromila donne (cifra non impossibile visto che per il Vate erano più o meno come una sigaretta). Gabriele D'Annunzio (1863-1938) era bello? No. Quasi calvo; senza sorriso (non c'è immagine che lo ritragga sorridente pare a causa di una inestetica carie dentaria); gracile, magrolino; alto? una statura ufficialmente postata su 1.64 cm, abilmente truccata da lui stesso , era in realtà di 1.58 cm. Il Poeta era bruttino! Eppure sono cadute ai suoi piedi non solo le quattromila creature immolate ma donne importanti, di qualità umana e intellettuale che dell'amore assoluto per un uomo sapevano fare religione di vita. Non bello ma charmeur, fascinatore: quali le sue armi vincenti? Il profumo che fu una delle sue armi più seduttive. Portato a esasperare tutto ciò che con i sensi aveva a che fare era inevitabile che il Poeta scoprisse la forza delle fragranze che imparò a riconoscere e ad usare: lui stesso artigiano di profumi personalissimi copiati da antiche ricette.
A questa sua passione olfattiva è stata dedicata una Mostra, D'Annunzio e l'arte del profumo - Odorarius mirabili, ideata e curata da Paola Goretti nel Vittoriale degli Italiani, dove resterà aperta fino al 27 gennaio 2019. L'esposizione eccezionale - fortemente voluta da Giordano Bruno Guerri (presidente del Vittoriale) e da Marco Vidal, direttore commerciale di Mavive e Amministratore Delegato di The Merchant of Venice (della famiglia Vidal, che da più di un secolo si dedica in Venezia alla produzione di profumi suggeriti da una cultura che sa pescare tra pagine di ricettari preziosi ) - presenta oggetti, ricette, documenti, ampolle, e le fragranze raccontate dal poeta, in percorso scenografico immaginifico ideato da Pier Luigi Pizzi (il grande scenografo che ha realizzato anche il percorso museale del profumo a Venezia nel Museo di Palazzo Mocenigo per Mavive). Per raccontare la mostra, è programmata una conversazione olfattiva oggi , 20 aprile alle 18.00, in Palazzo Mocenigo con la partecipazione di Paola Goretti, Pier Luigi Pizzi, Marco Vidal e la presentazione della capsule di The Merchant of Venice dedicata ai profumi di Gabriele D'Annunzio.
Luciana Boccardi
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