TRASPORTI
MESTRE La cura del ferro al Porto di Venezia ha portato, tra gennaio e novembre, un incremento dell'11,3% dei carri movimentati (93.643 carri) pari a oltre 2,4 milioni di tonnellate di merci trasportate su rotaia (+10,7% rispetto al 2017).
Per crescere ancora ora ci vogliono le infrastrutture e per questo ieri Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che in Italia sta investendo 4 miliardi di euro, e Pino Musolino, presidente dell'Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Adspmas) hanno firmato l'accordo (che poi sarà sottoscritto anche dalla Regione) per progettare e realizzare gli interventi di potenziamento infrastrutturale nel Comprensorio Ferroviario di Venezia Marghera Scalo, ossia del nodo logistico strategico per il territorio e la rete europea dei Corridoi ferroviari Ten-T.
Gli interventi necessari sono stati individuati dal gruppo di lavoro istituito lo scorso febbraio in seguito a un primo protocollo d'intesa e procederanno parallelamente con l'impegno dell'Autorità portuale, già avviato, per il potenziamento dell'infrastruttura di manovra che prevede lo spostamento e il raddoppio del binario di via dell'Elettricità, grazie a fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. L'accordo di ieri prevede (oltre all'analisi delle attività necessarie al ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale) una prima fase già nel 2019, nella stazione di Marghera Scalo, per attrezzare ulteriori binari elettrificati e adeguare il modulo a 7,50 metri (cioè lo standard europeo di lunghezza dei treni); nel corso degli anni seguiranno ulteriori fasi di intervento sia tecnologico (con la realizzazione di un nuovo Apparato Centrale Computerizzato, Acc che comanda automaticamente a distanza gli itinerari e il distanziamento dei treni), sia infrastrutturale, pure con il rifacimento e di Parco Breda situato lungo la Strada Regionale 11.
In questo modo sarà possibile aumentare la quota del traffico merci da e per il porto di Venezia, anche in relazione alla crescita dei traffici già registrata e all'ulteriore sviluppo previsto. (e.t.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA MESTRE La cura del ferro al Porto di Venezia ha portato, tra gennaio e novembre, un incremento dell'11,3% dei carri movimentati (93.643 carri) pari a oltre 2,4 milioni di tonnellate di merci trasportate su rotaia (+10,7% rispetto al 2017).
Per crescere ancora ora ci vogliono le infrastrutture e per questo ieri Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che in Italia sta investendo 4 miliardi di euro, e Pino Musolino, presidente dell'Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Adspmas) hanno firmato l'accordo (che poi sarà sottoscritto anche dalla Regione) per progettare e realizzare gli interventi di potenziamento infrastrutturale nel Comprensorio Ferroviario di Venezia Marghera Scalo, ossia del nodo logistico strategico per il territorio e la rete europea dei Corridoi ferroviari Ten-T.
Gli interventi necessari sono stati individuati dal gruppo di lavoro istituito lo scorso febbraio in seguito a un primo protocollo d'intesa e procederanno parallelamente con l'impegno dell'Autorità portuale, già avviato, per il potenziamento dell'infrastruttura di manovra che prevede lo spostamento e il raddoppio del binario di via dell'Elettricità, grazie a fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. L'accordo di ieri prevede (oltre all'analisi delle attività necessarie al ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale) una prima fase già nel 2019, nella stazione di Marghera Scalo, per attrezzare ulteriori binari elettrificati e adeguare il modulo a 7,50 metri (cioè lo standard europeo di lunghezza dei treni); nel corso degli anni seguiranno ulteriori fasi di intervento sia tecnologico (con la realizzazione di un nuovo Apparato Centrale Computerizzato, Acc che comanda automaticamente a distanza gli itinerari e il distanziamento dei treni), sia infrastrutturale, pure con il rifacimento e di Parco Breda situato lungo la Strada Regionale 11.
In questo modo sarà possibile aumentare la quota del traffico merci da e per il porto di Venezia, anche in relazione alla crescita dei traffici già registrata e all'ulteriore sviluppo previsto. (e.t.)
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