LA RESTITUZIONE
VENEZIA I busti danneggiati di Richard Wagner e Giuseppe Verdi, ai Giardini Pubblici di Castello, sono stati restituiti alla città ieri mattina, a ridosso dell'anniversario della nascita di Richard Wagner (22 maggio 1813). «Un restauro innovativo, effettuato con la tecnologia digitale 3D, per la prima volta utilizzata a Venezia per il ripristino di parti mancanti - ha detto Lucia Bassotto, funzionario della Soprintendenza - La pulitura dei biodeteriogeni (muffe, licheni, batteri e depositi superficiali) è stata eseguita con prodotti a basso impatto ambientale». Presenti alla cerimonia di disvelamento, Alessandra Althoff Pugliese, presidente dell'associazione Richard Wagner di Venezia che ha promosso il restauro, Francesca Zaccariotto, assessore comunale ai Lavori Pubblici, Peter Gloystein, vice presidente della Fondazione Internazionale Richard Wagner di Venezia che ha finanziato il restauro, Emanuele Armani, direttore dei lavori e Lucia Bassotto, funzionario della Soprintendenza. I due busti, risalenti agli anni 1908-1910, realizzati dagli scultori Fritz Schaper (Wagner) e Girolamo Bertotti (Verdi), erano stati oggetto di atti vandalici già nel 2013, così come altre statue dei Giardini che ritraggono personaggi famosi o scene mitologiche.
«Un lavoro nato grazie alla sinergia creatasi tra pubblico e privato, un esempio per altri futuri interventi in città resi possibili in virtù del plusvalore offerto dalla passione e dall'entusiasmo», ha detto Zaccariotto. L'architetto Armani è poi entrato nel merito del restauro: «per quanto riguarda il busto di Wagner sono state realizzate e poi sovrapposte le immagini fotografiche tridimensionali del busto originale in marmo di Carrara e del calco in gesso conservato a Ca' Vendramin Calergi. La parte mancante, ovvero il naso, ricostruito con una stampante 3D, è stato poi realizzato in materiale artificiale, il nylon sintetizzato. Anche per il busto di Verdi si è proceduto con la tecnologia digitale 3D». Pugliese, che il prossimo 22 giugno riceverà a Dusseldorf la medaglia di Cavaliere della Gran Croce, onorificenza che premia i 30 anni d'impegno a Venezia, ha annunciato che il prossimo obiettivo dell'associazione è il riallestimento delle cinque sale dedicate a Wagner a Ca' Vedramin Calergi, sede del Casinò, dove il musicista tedesco morì nel 1883.
Claudia Meschini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA I busti danneggiati di Richard Wagner e Giuseppe Verdi, ai Giardini Pubblici di Castello, sono stati restituiti alla città ieri mattina, a ridosso dell'anniversario della nascita di Richard Wagner (22 maggio 1813). «Un restauro innovativo, effettuato con la tecnologia digitale 3D, per la prima volta utilizzata a Venezia per il ripristino di parti mancanti - ha detto Lucia Bassotto, funzionario della Soprintendenza - La pulitura dei biodeteriogeni (muffe, licheni, batteri e depositi superficiali) è stata eseguita con prodotti a basso impatto ambientale». Presenti alla cerimonia di disvelamento, Alessandra Althoff Pugliese, presidente dell'associazione Richard Wagner di Venezia che ha promosso il restauro, Francesca Zaccariotto, assessore comunale ai Lavori Pubblici, Peter Gloystein, vice presidente della Fondazione Internazionale Richard Wagner di Venezia che ha finanziato il restauro, Emanuele Armani, direttore dei lavori e Lucia Bassotto, funzionario della Soprintendenza. I due busti, risalenti agli anni 1908-1910, realizzati dagli scultori Fritz Schaper (Wagner) e Girolamo Bertotti (Verdi), erano stati oggetto di atti vandalici già nel 2013, così come altre statue dei Giardini che ritraggono personaggi famosi o scene mitologiche.
«Un lavoro nato grazie alla sinergia creatasi tra pubblico e privato, un esempio per altri futuri interventi in città resi possibili in virtù del plusvalore offerto dalla passione e dall'entusiasmo», ha detto Zaccariotto. L'architetto Armani è poi entrato nel merito del restauro: «per quanto riguarda il busto di Wagner sono state realizzate e poi sovrapposte le immagini fotografiche tridimensionali del busto originale in marmo di Carrara e del calco in gesso conservato a Ca' Vendramin Calergi. La parte mancante, ovvero il naso, ricostruito con una stampante 3D, è stato poi realizzato in materiale artificiale, il nylon sintetizzato. Anche per il busto di Verdi si è proceduto con la tecnologia digitale 3D». Pugliese, che il prossimo 22 giugno riceverà a Dusseldorf la medaglia di Cavaliere della Gran Croce, onorificenza che premia i 30 anni d'impegno a Venezia, ha annunciato che il prossimo obiettivo dell'associazione è il riallestimento delle cinque sale dedicate a Wagner a Ca' Vedramin Calergi, sede del Casinò, dove il musicista tedesco morì nel 1883.
Claudia Meschini
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