TELEVISIONE
Li avevamo lasciati sulla barca di Sangue Blu, in mezzo al scintillante

Martedì 26 Marzo 2019
TELEVISIONE
Li avevamo lasciati sulla barca di Sangue Blu, in mezzo al scintillante golfo di Napoli che avrebbe poi accolto il cadavere di Ciro l'immortale, il grande burattinaio delle prime tre stagioni di Gomorra. E ora che Ciro (Marco D'Amore) è morto, per il sopravvissuto Genny Savastano (Salvatore Esposito) sarà difficile tenere insieme i pezzi del proprio mondo. Tanto più adesso che, come nelle più sanguinose tragedie elisabettiane, i contendenti sono pronti a tutto pur di impadronirsi di Napoli e del suo territorio. Torna venerdì con un doppio episodio in onda alle 21.15 su Sky Atlantic, la serie cult ispirata al romanzo di Roberto Saviano e ormai esportata in oltre 190 paesi. Dodici nuovi capitoli di una saga nera, cupa e senza vincitori che si snodano attorno all'unico superstite della dinastia Savastano, quel Genny che nel corso degli anni ha cambiato pelle, trasformandosi da figlio immaturo di Don Pietro a boss, marito e padre.
LA STORIA
Nella nuova stagione, per il bene della compagna Azzurra (Ivana Lotito) e del piccolo Pietro, Genny si ritrova a cambiare vita, deciso a trasformarsi in un imprenditore di successo in grado di consegnare al figlio un'eredità diversa da quella lasciata a lui dal padre. Cercando di portare i suoi affari a Londra, Genny affida Napoli a Patrizia (Cristiana Dell'Anna), ormai entrata di diritto nel clan Savastano. Ma attorno a lei, nella scacchiera del potere che ogni giorno muta forma e contorni, si muovono altri personaggi. Sangue Blu in primis (Arturo Muselli), col fratello Valerio (Loris De Luna), e poi altre famiglie che smaniano per allargarsi, i Capaccio e i Levante. «Niente in questa stagione è quello che appare in superficie, -preannunciano gli sceneggiatori - e tutti, al primo segnale di debolezza, si rivelano per quel che sono, un branco di lupi pronti a saltarsi alla gola in ogni momento».
È un team di registi a guidare i 12 episodi della nuova stagione: i veterani Francesca Comencini e Claudio Cuppellini, che apriranno e chiuderanno la serie, e poi gli esordienti Enrico Rosati e Ciro Visco (aiuto registi nelle passate edizioni) e in particolare Marco D'Amore, l'attore che ha dato il volto a quel diabolico Ciro Di Marzio che presto sarà oggetto di un prequel cinematografico.
IL NUCLEO
«Il nucleo centrale di questa stagione può essere quello dello spaesamento - spiega Francesca Comencini, che supervisiona l'intero progetto ereditato dalle mani di Stefano Sollima -i personaggi si muovono in mondi e sentimenti che non conoscono nè controllano, cercando di essere altro da ciò che sono stati, di sfuggire all'origine e all'appartenenza. Sotto la pelle di questi diversi mondi circolano però gli stessi veleni che inquinano vite e contaminano terre. La corruzione, la criminalità, l'economia nascosta, i sistemi di potere che li pervadono hanno facce diverse, ma obiettivi simili: arricchimento e sopraffazione, ciechi».
LE LOCATION
Dopo aver fatto tappa in Germania, Spagna, Honduras, Bulgaria, parte dei nuovi episodi sarà così ambientata a Londra in cui l'imprenditore Genny cercherà di portare i suoi affari. Ma le riprese hanno toccato più di 100 location differenti fra Napoli e dintorni, Bologna, Reggio Emilia e Londra, coinvolgendo oltre 3.500 figuranti. «Abbiamo usato la cronaca, le inchieste della magistratura, le intercettazioni e le testimonianze dirette e indirette di chi è a contatto con questo fenomeno criminale» spiegano gli sceneggiatori. Per raccontare un mondo «in cui le regole fondanti sono l'inganno, la ferocia, l'alleanza interessata e l'imbroglio sistematico - chiude Saviano nelle sue note- Mantenere il potere significa sacrificare sul suo altare ogni cosa, sentimento, umanità, tutto ciò per cui forse vale la pena vivere».
Chiara Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci