TEATRO GOLDONI
VENEZIA Domani in occasione del 25 aprile, data che riunisce i festeggiamenti per la ricorrenza nazionale della festa della Liberazione e quella veneziana di San Marco, al teatro Goldoni la celebre formazione gospel dei Vocal Skyline porta sul palco Free, uno spettacolo giovane, elegante, raffinato, che spazia libero oltre l'orizzonte musicale. Free, cioè liberi, liberi di viaggiare tra i generi musicali, liberi sul palcoscenico dove le voci diventano mani che si intrecciano, ritmi che si incrociano riempiendo lo spazio scenico, liberi di giocare con le luci, il buio, oggetti reali o proiezioni e immaginare la musica come spettacolo.
Liberi dall'idea tradizionale di coro per diventare, tutti, voci protagoniste sulla scena. Quaranta voci per un progetto musicale costruito oltre l'orizzonte del coro tradizionale, perché usano principalmente la voce, ma insieme le mani, il gesto scenico, l'intensità espressiva, oltre l'orizzonte di un genere particolare. Perché alle radici del loro canto c'è l'amore per il gospel, il soul, il pop, ma si aprono in uno sguardo a 360 gradi verso l'orizzonte musicale, in ogni sua suggestione, oltre un orizzonte generazionale per coinvolgere tutto il pubblico, di diverse età, in un'unica esperienza emotiva.
Ad accompagnare il grande Coro alcune voci soliste e la sezione strumentale, coordinata da Giacomo Franzoso alla tastiera e composta da batteria, basso e chitarra acustica. La direzione musicale è di Marco Toso Borella, che con Cristina Pustetto cura anche la direzione artistica del progetto.
Lo spettacolo è uno degli eventi in cartellone parallelamente alla stagione di prosa, che portano sul palco del Goldoni spettacoli dal gospel, alla web serie, all'arte popolare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Domani in occasione del 25 aprile, data che riunisce i festeggiamenti per la ricorrenza nazionale della festa della Liberazione e quella veneziana di San Marco, al teatro Goldoni la celebre formazione gospel dei Vocal Skyline porta sul palco Free, uno spettacolo giovane, elegante, raffinato, che spazia libero oltre l'orizzonte musicale. Free, cioè liberi, liberi di viaggiare tra i generi musicali, liberi sul palcoscenico dove le voci diventano mani che si intrecciano, ritmi che si incrociano riempiendo lo spazio scenico, liberi di giocare con le luci, il buio, oggetti reali o proiezioni e immaginare la musica come spettacolo.
Liberi dall'idea tradizionale di coro per diventare, tutti, voci protagoniste sulla scena. Quaranta voci per un progetto musicale costruito oltre l'orizzonte del coro tradizionale, perché usano principalmente la voce, ma insieme le mani, il gesto scenico, l'intensità espressiva, oltre l'orizzonte di un genere particolare. Perché alle radici del loro canto c'è l'amore per il gospel, il soul, il pop, ma si aprono in uno sguardo a 360 gradi verso l'orizzonte musicale, in ogni sua suggestione, oltre un orizzonte generazionale per coinvolgere tutto il pubblico, di diverse età, in un'unica esperienza emotiva.
Ad accompagnare il grande Coro alcune voci soliste e la sezione strumentale, coordinata da Giacomo Franzoso alla tastiera e composta da batteria, basso e chitarra acustica. La direzione musicale è di Marco Toso Borella, che con Cristina Pustetto cura anche la direzione artistica del progetto.
Lo spettacolo è uno degli eventi in cartellone parallelamente alla stagione di prosa, che portano sul palco del Goldoni spettacoli dal gospel, alla web serie, all'arte popolare.
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