Tanti gesti quotidiani J, storia di un iraniano

Venerdì 18 Maggio 2018
Tanti gesti quotidiani J, storia di un iraniano
J è un ragazzo/a che all'età di 14 anni si sta chiedendo quale sia la sua vera natura. Per questo è They, loro, identificandosi ora con l'uno o con l'altro genere. Esordio per una regista iraniana, Anahita Ghazvinizadeh, prodotto da Jane Campion, nella traccia di un cinema di corpi in cerca di una propria anima, dominato dal fuorifuoco come incertezza della visione e dell'identità, minimalista e silenzioso, fatto di piccoli gesti quotidiani e una rarefazione che affascina. Ma anche un'opera fragile al pari del proprio protagonista.
Girato nei sobborghi di Chicago, l'interesse principale risiede sulla scelta: J infatti deve decidere se cambiare o meno il sesso, essendo tra l'altro ovviamente vittima di bullismo a scuola. Non è un dilemma facile e la regista sceglie il registro della commedia, che resta comunque profonda, non cercando mai l'impatto destabilizzante di un dramma che avrebbe portato il film verso derive più tragiche. Un film piccolo piccolo, con un/una protagonista capace di sfumature e lievità, su un tema sempre scottante, come si è visto anche a Cannes in questi giorni, con un'opera analoga, Girl, esordio molto apprezzato del giovane regista belga Lukas Dhont. (adg)
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