LIDO
Si allungano i tempi per la realizzazione del nuovo supermercato Ali nell'area dell'ex distributore di benzina ex Esso di Ca' Bianca al Lido. La Regione, diversamente da quanto inizialmente aveva proposto il Comune, ha stabilito che la procedura urbanistica dovrà essere sottoposta alla verifica strategica ambientale (Vas) integrale e quindi con tempi più lunghi. Per questo motivo il Caal (Comitato Ambientalista Altro Lido) che fin da subito ha sollevato molte presunte incongruenze sul progetto ha scritto alla vicesindaco Luciana Colle, con delega al Patrimonio, per ricevere alcune risposte. Al centro della vicenda c'è il terreno dove dovrebbe sorgere il supermercato, oggi incolto e profondamente degradato, che è di proprietà della Congregazione Mechitarista dei Padri Armeni. «Visto il dilatarsi della tempistica scrive il Caal - chiediamo alla vicesindaco di provvedere a ripristinare i benefici a favore del Comune statuiti nella convenzione del 1970, tra Comune e Congregazione Armena nell'ambito delle lottizzazioni autorizzate all'epoca e purtroppo del tutto trascurati per decenni. Per completare la procedura urbanistica, infatti, visto il dilatarsi della tempistica intendiamo ribadire che esisteva questo accordo, oltre quaranta anni fa, a cui le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno mai ottemperato».
Gli ambientalisti hanno inoltre voluto sottolineato di apprezzare le iniziative prese da Alì spa, guidata dal presidente Francesco Canella e dai suoi collaboratori, in questi giorni per l'emergenza Coronavirus si legge nella nota e di considerare la società che conta su oltre 100 punti vendita in Veneto - vittima essa stessa di una mal condotta vicenda urbanistica». Gli ambientalisti sostengono però che andrà stabilita anche la necessaria riconsiderazione degli effetti socio-economici con riguardo alle criticità indotte sugli esercizio commerciali di vicinato nelle immediate prossimità.
Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA Si allungano i tempi per la realizzazione del nuovo supermercato Ali nell'area dell'ex distributore di benzina ex Esso di Ca' Bianca al Lido. La Regione, diversamente da quanto inizialmente aveva proposto il Comune, ha stabilito che la procedura urbanistica dovrà essere sottoposta alla verifica strategica ambientale (Vas) integrale e quindi con tempi più lunghi. Per questo motivo il Caal (Comitato Ambientalista Altro Lido) che fin da subito ha sollevato molte presunte incongruenze sul progetto ha scritto alla vicesindaco Luciana Colle, con delega al Patrimonio, per ricevere alcune risposte. Al centro della vicenda c'è il terreno dove dovrebbe sorgere il supermercato, oggi incolto e profondamente degradato, che è di proprietà della Congregazione Mechitarista dei Padri Armeni. «Visto il dilatarsi della tempistica scrive il Caal - chiediamo alla vicesindaco di provvedere a ripristinare i benefici a favore del Comune statuiti nella convenzione del 1970, tra Comune e Congregazione Armena nell'ambito delle lottizzazioni autorizzate all'epoca e purtroppo del tutto trascurati per decenni. Per completare la procedura urbanistica, infatti, visto il dilatarsi della tempistica intendiamo ribadire che esisteva questo accordo, oltre quaranta anni fa, a cui le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno mai ottemperato».
Gli ambientalisti hanno inoltre voluto sottolineato di apprezzare le iniziative prese da Alì spa, guidata dal presidente Francesco Canella e dai suoi collaboratori, in questi giorni per l'emergenza Coronavirus si legge nella nota e di considerare la società che conta su oltre 100 punti vendita in Veneto - vittima essa stessa di una mal condotta vicenda urbanistica». Gli ambientalisti sostengono però che andrà stabilita anche la necessaria riconsiderazione degli effetti socio-economici con riguardo alle criticità indotte sugli esercizio commerciali di vicinato nelle immediate prossimità.
Lorenzo Mayer
