Su Rai2 uno speciale dedicato a Tobagi

Sabato 30 Maggio 2020
Il racconto - a 40 anni dal suo omicidio - della vita e degli scritti di un giornalista libero, capace di capire meglio di tutti il fenomeno del terrorismo: oggi alle 23.30 su Rai2 (in replica domenica 31 alle 11) andrà in onda il Tg2 Dossier, a cura di Miska Ruggeri, «Walter Tobagi, assassinio di un cronista». Ucciso la mattina del 28 maggio 1980 a Milano, ad appena 33 anni, da terroristi comunisti accecati dall'odio ideologico e desiderosi di accreditarsi agli occhi delle Brigate rosse. Tobagi (nella foto), inviato speciale del Corriere della Sera e presidente dell'Associazione Lombarda dei giornalisti, con un solido bagaglio storico-filosofico alle spalle (autore di saggi sulla storia del sindacato, ma anche sull'attentato a Togliatti), ha pagato la sua straordinaria capacità di analisi, che lo aveva portato a cercare la verità sul terrorismo rosso.
Il Dossier ricostruisce l'intera carriera di Tobagi, dai primi articoli su «La Zanzara», il giornale del Liceo Parini di Milano, al praticantato tra L'Avanti e Avvenire, dal passaggio al Corriere d'Informazione fino alla consacrazione come firma del Corriere, di cui per molti sarebbe probabilmente diventato direttore. Ripercorre fatti e atmosfere degli anni di piombo, attraverso i ricordi di chi Tobagi lo ha conosciuto bene (Massimo Fini, Antonio Ferrari, Vittorio Feltri, Claudio Martelli), ripropone le testimonianze di protagonisti dell'epoca (da Montanelli a Pansa, da Vittorio Zucconi a Franco Di Bella).
Ne emerge la figura di un intellettuale, un socialista riformista e un cattolico, che ha subito rigettato la vulgata delle «sedicenti Brigate rosse» e che non ha mai fatto distinzioni tra terrorismo di destra o di sinistra. Subendo così un clima di grande ostilità che secondo alcuni ha contribuito non poco al suo assassinio. Firma di peso e sindacalista di vaglia, una sorta di unicum, entra nel cdr del Corriere e si attira l'odio di tanti. «Era piuttosto complicato non essere comunisti al Corriere della Sera», ricorda Feltri, all'epoca socialista come Tobagi. Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, lo ricorda come «un giornalista libero, capace di interpretare, di capire e di dare ai lettori quello che lui aveva capito. Insegnava tantissimo agli altri. Era sicuramente un giovane giornalista che sarebbe potuto arrivare dappertutto, anche alla direzione del Corriere».
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