Stroncato da un infarto a 56 anni in calle del Caffettier

Mercoledì 26 Febbraio 2020
LA TRAGEDIA
VENEZIA Stava camminando lungo calle del Caffettier quando ha accusato un malore. Si è accasciato al suolo e non si è più rialzato.
A stroncare Silvio Cavaldoro, 56 anni compiuti lo scorso 7 gennaio, è stato un infarto fulminante. Inutili purtroppo i soccorsi. A dare l'allarme al 118 sono stati alcuni passanti che hanno soccorso il 56enne.
La tragedia è avvenuta poco prima delle 15 dell'altro ieri, nei pressi della trattoria San Marco, in una città travolta dall'emergenza corona virus. Con ogni probabilità Cavaldoro si stava recando al lavoro, nella vicina Boutique del gelato di cui era da sempre titolare a San Lio.
Quando i sanitari del Suem hanno raggiunto il luogo segnalato, per Cavaldoro, da quanto accertato, non c'era più nulla da fare. Sul posto anche una pattuglia delle Volanti che, una volta delimitata l'area della disgrazia e acquisiti tutti gli elementi del caso, ha informato il magistrato di turno.
Nessun dubbio sulla natura del decesso, avvenuto per cause naturali e ricondotto appunto a un arresto cardiaco: la salma è stata già messa a disposizione dei familiari.
La notizia dell'improvvisa morte di Cavaldoro ha suscitato subito grande cordoglio e dolore. In tante ricordano il sorriso e la professionalità con cui accoglieva tutti nel negozio che era diventato un punto di riferimento per chi voleva acquistare e gustare un gelato di qualità.
«Era un nostro caro associato - commenta attonito Gianni De Checchi, direttore della Confartigianato di Venezia - e quando abbiamo appreso della sua prematura scomparsa siamo rimasti sconvolti. Una notizia che ci ha colti di sorpresa, così come i suoi amici e la sua famiglia, a cui siamo ci stringiamo esprimendo la nostra massima vicinanza in questo momento di grande dolore e di lutto. Quello che auspichiamo, nel nome di Silvio, è che i familiari portino avanti la sua attività, che è una delle gelaterie con più storia in città».
La Boutique del gelato, infatti è stata una delle prime gelaterie ad aprire in centro storico e si era subito imposta per la cremosità dei suoi prodotti, che 30 anni fa era una novità tutt'altro che scontata.
Cavaldoro lascia il figlio Cristiano con la mamma Sandra e al sorella Francesca.
In ottemperanza alle disposizioni stabilite dalla Regione Veneto e dal Patriarcato, in materia di contenimento del rischio infezione, il funerale si svolgerà in forma strettamente privata. (m.and)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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