Sospetta morte per amianto, dalla famiglia parte la denuncia

Giovedì 9 Aprile 2020
MIRA
Mirese di 74 anni, muore per un tumore al polmone; il sesto della sua squadra di lavoro a Porto Marghera deceduto per la stessa malattia. La famiglia ha già chiesto l'autopsia e un'indagine sulle misure di protezione alla Italiana Coke. Si sospetta la morti da amianto per il settantaquattrenne Mario Trevisan, di Mira, deceduto lo scorso 2 aprile. Ne sono convinti i famigliari che si sono rivolti allo Studio 3A Valore ed hanno presentato un esposto ai Carabinieri di Marghera nel quale si chiede all'autorità giudiziaria di disporre l'autopsia per accertare la correlazione tra l'inalazione di fibre di amianto e il decesso, l'origine professionale del male, e, se dimostrato, il perseguimento dei responsabili della società per cui lavorava.
LA VICENDA
Mario Trevisan ha lavorato per 26 anni, dal 1971 al 1997 alla Italiana Coke spa che all'epoca aveva uno stabilimento anche a Porto Marghera, attualmente chiuso. E' considerata un colosso nella lavorazione del carbone ed attualmente ha sede a Genova ed impiega nell'impianto savonese di Cairo Montenotte 330 dipendenti. Trevisan era un operaio negli impianti di carbone e si occupava della manutenzione delle griglie interne dei tunnel in amianto per l'estrazione di carbone. Un'attività che lo costringeva ad una continua e consistente inalazione di fibre di amianto e di polveri di carbone; elementi patogeni notoriamente responsabili di malattie come il mesotelioma e il tumore ai polmoni. Una drammatica analogia che anche i cinque colleghi di Trevisan, che facevano parte della stessa squadra di lavoro, sono morti per la stessa malattia del settantaquattrenne.
I PROBLEMI
Nel 2006 Trevisan subisce un attacco ischemico transitorio (una manifestazione patologica conseguente all'inalazione da fibre di amianto) ma è nel settembre del 2019 che la malattia emerge in tutta la sua gravità. A seguito di un episodio sincopatico con trauma cranico e una successiva radiografia al torace evidenziano un versamento pleurico destro. Una serie di successivi accertamenti rivelano, a novembre, la positività per adenocarcinoma del polmone e per la cura viene preso in carico dal dipartimento di oncologia di Mirano. Il 28 gennaio di quest'anno l'Inail dopo la visita medico legale e un'accurata anamnesi lavorativa, ha certificato l'origine professionale del gravissimo quadro clinico, evidenziando nell'amianto l'agente correlabile alla malattia adenok polmonare. La moglie e i figli hanno quindi deciso, alla morte del congiunto, di fare piena luce sui fatti rivolgendosi allo Studi3A Valore specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, ed ha presentato esposto-querela per dimostrare il nesso di causalità tra l'omessa adozione e/o violazione da parte del datore di lavoro di idonee misure di protezione e sicurezza e la morte del proprio familiare.
Luisa Giantin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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