Sit-in dei sordi «Chiarezza sui nostri conti»

Mercoledì 23 Gennaio 2019
LA PROTESTA
MESTRE Chiedono soprattutto trasparenza e un rendiconto delle spese di gestione, i cittadini non udenti di Venezia che ieri pomeriggio si sono raccolti davanti alla sede provinciale dell'Ente nazionale sordi di via Gazzera Alta per protestare contro quello che i 50 manifestanti hanno definito «l'immobilismo e la mancanza di democrazia» all'interno dell'associazione che li rappresenta e che, in quanto onlus, riceve e amministra contributi erogati dallo Stato.
NUOVO DIRETTIVO
Lo scontento covava da tempo ed è esploso dopo i lavori dell'ultimo congresso provinciale dell'Ens, che lo scorso 16 dicembre ha eletto il nuovo Consiglio direttivo dell'associazione. «In quella sede il commissario si è limitato a esporre il bilancio complessivo delle entrate e delle uscite, rifiutandosi di rispondere alle nostre richieste di illustrarle nel dettaglio. Da tempo chiediamo chiarezza sulle spese sostenute negli ultimi anni e in particolare nel periodo in cui l'Ente nazionale sordi di Venezia è stato commissariato spiega Roberto Tarozzo, socio aggregato dell'Ens perché noi tutti paghiamo 100 euro di quota annua ma non riusciamo a sapere dove vanno a finire questi soldi a cui vanno aggiunti quelli derivanti dal finanziamento pubblico».
BILANCIO PUBBLICO
Con una lettera inviata a Silvia Franco, presidente provinciale appena eletta, lo scorso 3 gennaio i soci dell'Ens di Venezia hanno nuovamente sollecitato la pubblicazione dell'ultimo bilancio. «Abbiamo chiesto che venisse esposto nella bacheca della sede provinciale ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta ricorda Roberto Tarozzo e questa condotta della dirigenza dimostra solo il totale spregio per le norme statutarie dell'associazione mentre in quanto soci noi abbiamo il diritto di sapere come vengono investiti i soldi che vengono devoluti all'ente».
Oltre al rapporto conflittuale con l'ente che ne rappresenta gli interessi, la comunità dei non udenti veneziani lamenta da tempo anche la scarsità di attività sportive e associative nel territorio. Nella sede veneziana di via Gazzera Alta, di proprietà del Comune di Venezia che ne ha concesso gli spazi in locazione, si svolgono alcune attività ricreative come corsi di fotografia e tornei di carte, che non sono però ritenute sufficienti a far venire meno un diffuso senso di isolamento sociale da parte dei soci. Al termine del sit-in di protesta di ieri è arrivata la risposta dell'Ens di Venezia che ha respinto le accuse di scarsa trasparenza. «Sono rimasta molto perplessa per questa protesta ha replicato Silvia Franco, presidente provinciale dell'Ente nazionale sordi perché in realtà noi non ci siamo mai sottratti alla richiesta dei soci di visionare il nostro bilancio. In base alle indicazioni che ci sono state date dalla sede centrale dell'Ens, per una questione di privacy non possiamo esporre il bilancio in bacheca ma chiediamo solo che la consultazione avvenga tramite appuntamento da fissare via mail con la nostra segreteria». (p.gui.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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