Simona, una donna tutta jazz

Sabato 21 Luglio 2018
Simona, una donna tutta jazz
IL CONCERTO
È una delle voci più belle che il panorama jazz italiano ci ha regalato. Talento sbocciato a Napoli nel 1983 ma cresciuto in terra abruzzese, Simona Molinari conquista il grande pubblico nel 2009 dal palco della 59esima edizione del Festival di Sanremo con Egocentrica. Palco che calca ancora nel 2013, in coppia con il jazzista newyorkese Peter Cincotti, per presentare il brano La Felicità, Disco d'Oro. Questa sera la cantautrice e musicista jazz sarà a Brenzone sul Garda (Verona) per il Brain Zone Music Festival il suo Loving Ella, con cui reinterpreta la mitica Ella Fitzgerald.
«Uno spettacolo racconta Simona Molinari che porto in giro da anni e nel quale racconto la storia di Ella Fitzgerald attraverso quello che questa grande artista ha insegnato a me: non un repertorio né una tecnica vocale, bensì un atteggiamento verso la vita. Una storia d'altri tempi che oggi più che mai, nell'epoca del disincanto e del disimpegno, ha tanto da far pensare.
IL RICORDO
Avevo forse otto anni ricorda la cantautrice quando l'ho sentita cantare. La sua musica mi metteva di buon umore, mi arrivava la sua passione, la gioia, la voglia di divertire ed emozionare. Mi ha contagiato». Non solo i successi di Ella Fitzgerald, però. Accompagnata dalla sua jazz band e da un ospite d'eccezione, il trombonista e arrangiatore Mauro Ottolini, questa sera Simona Molinari proporrà alcuni dei suoi brani più significativi e le canzoni che l'hanno portata al successo, tra swing, jazz (di cui dice di essersi appassionata «sul palco, cantando») e pop, «una musica semplice e diretta».
SWING AND JAZZ
Generi di cui rappresenta la sintesi perfetta: «Ci sono emozioni spiega che riesci a comunicare solo con il pop, ma il jazz è una lingua che ti permette di non dare niente per scontato, viva e mutevole, che dà grande libertà. E io sono malata di libertà». Tra le sue canzoni, non mancherà l'ultimo singolo, Maldamore, uscito lo scorso marzo e scritto insieme alla cantautrice toscana Amara, che definisce una «sorella di vita e di casa discografica». Brano nato al rientro da un breve soggiorno: «Il nostro produttore ci ha regalato tre giorni di relax dandoci l'indirizzo del posto che ci avrebbe ospitato. Siamo partite in maniera del tutto zingara e siamo finite a Città della Pieve: non abbiamo mai smesso di chiacchierare, neanche di notte. Quando siamo tornate abbiamo buttato giù testo, ritmo e melodia. È stato bellissimo!».
Una canzone che parla d'amore, un sentimento dalle infinite definizioni. «Direi che è l'essenza della vita, ciò che tiene in vita, è energia. Più concretamente, penso che oggi ciò che alimenta e tiene viva quell'energia sono i progetti condivisi. Nella mia vita personale dice la cantautrice napoletana quelli con il mio compagno: la costruzione della mia famiglia, la crescita di mia figlia, la sua felicità, la mia felicità. Nella mia vita lavorativa quelli condivisi con il mio produttore: la musica che arriverà, i nuovi obiettivi. Sono progetti impegnativi ma talmente belli che ci vorrà tutta la cura e il tempo del mondo per perseguirli. Ecco, quella cura e quel tempo donato, oggi per me, incarnano l'amore». E a proposito di progetti svela: «L'anno prossimo sarà un anno impegnativo. Un nuovo disco, l'uscita del film che mi ha permesso di realizzare l'enorme sogno di recitare, tutto quello che ne deriverà Staremo a vedere!».
Valentina Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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