Sessant'anni di Sabbiadoro

Mercoledì 21 Agosto 2019
Sessant'anni di Sabbiadoro
LA STORIA
Era il 1959 quando Lignano Sabbiadoro si staccava da Latisana e formava un Comune autonomo, in provincia di Udine. I lignanesi ci avevano messo undici anni a ottenere l'indipendenza amministrativa, da quando, nel 1948 si era formato un comitato per l'autonomia, presieduto da Angelo Marin, proprietario del primo e più antico albergo della località, nato nel 1903 e ancora oggi gestito dalla stessa famiglia. La richiesta era rimasta a dormire in parlamento per due legislature finché non era stato eletto Mario Toros, boss della Dc friulana, futuro sottosegretario e ministro. Il deputato riesce a disincagliare il provvedimento che diventa effettivo sessant'anni fa. Lo stemma adottato dal nuovo Comune unisce l'oro della spiaggia, l'azzurro del mare e la spirale di Pineta, ovvero la frazione che nel 1953 viene progettata a forma di chiocciola dall'architetto e urbanista udinese Marcello D'Olivo. Il primo sindaco è Mario Teghil.
SABBIA E MARE
Il destino di Lignano si differenzia in questo modo da quello della località balneare dirimpettaia di là del fiume Tagliamento, la veneta Bibione, tutt'oggi frazione di San Michele. Lignano è una penisola sabbiosa che separa la laguna di Marano dal mare Adriatico, la storia delle località balneare comincia a inizio Novecento con l'apertura del primo stabilimento e del primo albergo a cui si è accennato. Si interrompe però pochi anni dopo, con l'erompere della Grande Guerra. Tra l'altro, i primi colpi del conflitto, il 24 maggio 1915, esplodono proprio a pochi passi da qui, nell'isoletta di Portobuso, al tempo confine tra Regno d'Italia e Impero asburgico, quando gli italiani conquistano una casermetta della guardia di finanza austroungarica. Dopo Caporetto le truppe asburgiche occupano anche Lignano e ne demoliscono tutte le strutture per farne legna da ardere. Tuttavia, la guerra toglie, ma qualche volta la guerra dà: prima del conflitto una ditta lombarda aveva ricevuto l'ordine di un pontile ligneo destinato al Woerthersee, in Carinzia.
LA GRANDE GUERRA
Il tutto viene spedito via ferrovia, ma il treno si ferma al confine al tempo a Pontebba per lo scoppio delle ostilità. I vagoni rimangono per qualche tempo a Pontebba e poi finiscono su un binario morto della stazione di Udine dove restano, incredibilmente intatti, per tutta la guerra e l'occupazione. La ditta lombarda non era mai stata pagata e ottiene che il belvedere sia messo all'asta. Se lo aggiudica, nel 1923, la neonata Società spiaggia di Lignano che ottiene dalla Capitaneria di porto di Venezia il permesso di montarlo e un anno dopo la Terrazza a mare di Lignano, con qualche modifica apportata dall'architetto udinese Provino Valle, viene inaugurata. Durerà fino al 1969, quando sarà chiusa e sostituita dal 1974 dall'attuale costruzione, progettata pure quella da Marcello D'Olivo e da Aldo Bernardis. La nuova Terrazza mare vince una serie di premi per l'ardire e la bellezza della progettazione.
LO SVILUPPO
Tra le due guerre, comunque, avviene lo sviluppo della località turistica: si bonificano terreni paludosi, si costruisce la strada tra Latisana e Lignano, nasce l'Azienda autonoma di soggiorno e nel 1931, in un pieghevole, compare per la prima volta la frase: «Lignano dalla sabbia d'oro». Da lì arriverà il nome del Comune. Nel 1954 ecco un visitatore illustre: Ernest Hemingway. Lo scrittore americano, che proprio nel medesimo anno avrebbe vinto il premio Nobel, era quasi ogni estate ospite in una delle due ville dei Kechler, a Fraforeano o a San Martino di Codroipo (in questa seconda conosce Adriana Ivancich, la musa ispiratrice del romando Di là dal fiume e tra gli alberi). Da lì partecipava a battute di caccia nei dintorni, ma Alberto Kechler era anche coinvolto nel progetto di edificazione della nuova Lignano Pineta.
HEMINGWAY E SORDI
Quindi porta il suo amico Hemingway a visitare il sito dove stava sorgendo la nuova località che l'americano definisce «la Florida d'Italia». Gli viene anche intestato gratis un lotto di terreno, a patto che entro due anni ci costruisca un edificio, ma Hemingway non costruisce nulla e il lotto torna così alla società immobiliare. Chi ne approfitta, invece è Alberto Sordi: anche lui riceve un lotto di terreno in regalo e ci edifica una villa. La utilizzano soprattutto le sue sorelle e villa Sordi esiste ancora in Arco del Maestrale, anche se da una quarantina d'anni non è più proprietà della famiglia. Nel 1984 viene inaugurato il parco Hemingway e nell'occasione arrivano a Lignano le due splendide nipoti dello scrittore, entrambe modelle e attrici, Margaux e Mariel (la prima muore suicida nel 1996), mentre viene promosso un premio letterario a nome del premio Nobel, quest'anno giunto alla trentacinquesima edizione.
GLORIA GUIDA E IL SEXY
Ancora prima che sia istituito il Comune autonomo e anche per favorire l'evento la località balneare si dà un giornale Stralignano, ora al sessantaquattresimo anno di pubblicazione: dal secondo numero di lavora il suo attuale direttore, Enea Fabris, che è anche lo storico corrispondente del Gazzettino. Nell'archivio del giornale è conservata la memoria di Lignano, con gli avvenimenti grandi e piccoli che ne hanno contraddistinto l'esistenza. Per esempio nel 1974 esce il film La ragazzina che ha per interprete principale una giovanissima, al tempo ancora minorenne, Gloria Guida. La pellicola, ambientata a Lignano, segna il debutto cinematografico della futura diva del cinema sexy all'italiana. Chi frequentava Lignano tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta si ricorda i vigili urbani a cavalcioni di moto dall'aspetto decisamente americano. Erano due moto Guzzi approntate per la polizia della California che però non erano mai state ritirate, se le era aggiudicata a prezzo d'occasione il Comune di Lignano e costituivano una delle curiosità del posto. Una delle due moto è oggi esposta nell'atrio del comando della polizia locale lignanese. Un appuntamento immancabile è quello con le Frecce tricolori. La Pattuglia acrobatica nazionale, di stanza a Rivolto, in provincia di Udine, ha un rapporto particolare con quella che è un po' la sua spiaggia e vi si esibisce, ma non solo: spesso di possono anche ammirare i velivoli delle Frecce in volo di addestramento sopra l'Adriatico. In questo sessant'anni Lignano non è certo rimasta ferma, è diventata una delle più importanti località balneari della costa adriatica, è stata la prima in Italia e la seconda in Europa a dotarsi di un parco acquatico e, soprattutto, inanella una bandiera blu dopo l'altra, anno dopo anno, a testimonianza della qualità dell'acqua e del servizio turistico.
Alessandro Marzo Magno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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