«Serve una nuova grammatica sociale» Marini parla al Nordest

Domenica 11 Aprile 2021
«Serve una nuova grammatica sociale» Marini parla al Nordest
IL LIBRO
«Non abbiamo davanti un'epoca di cambiamento, ma un cambiamento d'epoca. Per questo serve una nuova grammatica sociale, un altro lessico con cui descrivere e interpretare quanto si sta dischiudendo come un mondo nuovo». Con la pandemia l'io e il noi sono diventati qualcos'altro, la comunità è entrata in un quadro complicatissimo e complesso da gestire. Ma anche dovranno essere modificate le categorie del tempo e dei modi del sapere. Di questo è convinto Daniele Marini - professore di Sociologia dei processi economici a Padova, a lungo responsabile della Fondazione Nordest che nel suo saggio Lessico del nuovo mondo. Una lettura dei mutamenti sociali ed economici Marsilio, 10, 72 pagine, cerca di ri-costruire la grande macchina che la pandemia ha fatto schiantare.
LA RIFLESSIONE
Asciutto, concreto, propositivo Marini spiega come il mondo degli spritz (nostra definizione) abbia una scarsa consapevolezza di quanto accaduto. «La consapevolezza spiega il docente - è il frutto dell'educazione ricevuta, dei sistemi di valore che guidano le azioni dei soggetti. Il come saremo, quindi, è condizionato da ciò che eravamo prima, da come siamo giunti all'impatto con la pandemia».
Un altro esempio: «se nella storia esiste il prima e il dopo Cristo rammenta il professor Marini - in finanza esiste il prima e dopo Lehman Brothers. A indicare l'avvento di un cambio di paradigma, radicale. Quella allora fu una trasformazione generata anche «dal passaggio da un capitalismo fondato sul risparmio a quello basato sul consumo e sul debito». Adesso che conosciamo il nuovo virus? «La tensione è il senso del lavoro di Marini che si sforza di creare anche nuovi termini linguistici per descrivere le sue proposte - oggi è rivolta alla ripartenza, a come riprendere la vita sociale ed economica, a cercare un vaccino in grado di contenere il virus. Abbiamo necessità di ricostruire un nuovo noi, dove la soggettività e la comunità/collettività si sostengano reciprocamente in una relazione solidale.
L'ISPIRAZIONE
Percorrendo la cartografia storica e sociale delle economie mondiali il saggio guarda anche all'Enciclica di papa Francesco Laudato sii. I cambiamenti passano per un lavoro che ha subito una vera metamorfosi e per la nostra capacità di saper diventare e ci si dovrà muovere «da\un sistema che va dalla trasmissione dei saperi a quello dell'apprendimento. Senza però illuderci di essere già entrati un una nuova fase solo perché abbiamo (fatto) o sentito parlare di modalità smart o telelavoro». In Italia c'è stata molta confusione sulla riorganizzazione del lavoro ma soprattutto ecco l'allarme lanciato da Marini per Veneto e Friuli Venezia Giulia - «sotto il profilo territoriale il Nord Ovest è l'area d'impresa più disponibile alla riorganizzazione (6,6%) seguita dal Centro (5,8), mentre più riluttanti risultano il Nord Est (4,7) e il Mezzogiorno (4)».
Adriano Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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