Sciopero Actv, paralisi di 3 ore e tensione

Martedì 16 Novembre 2021
Sciopero Actv, paralisi di 3 ore e tensione
TRASPORTO PUBBLICO
VENEZIA Blocco e momenti di tensione al Tronchetto, per la manifestazione dei sindacati Actv agganciata allo sciopero di 3 ore proclamato ieri dalle 12 alle 15 che ha fatto registrare l'86% di adesione nel comparto bus e il 90% per quello che riguarda la navigazione. Un'astensione del lavoro voluta dalle sigle sindacali (eccetto Cisl e Faisa) su una vertenza che prosegue da quasi un anno. È un 2021 caldo, quello del trasporto pubblico locale, in cui amministrazione comunale e azienda non trovano un accordo con i lavoratori e i sindacati. Da un lato si cerca la compressione dei costi del lavoro, necessari, secondo le stime del Comune, per non portare i libri in tribunale, alla luce degli ammanchi derivanti dal Covid. Dall'altro invece i lavoratori chiedono un ambiente sereno dove poter lavorare, fatto di mezzi non allo stremo, con turni più accettabili e meno rischi o insulti per chi si mette al lavoro.
DISDETTA UNILATERALE
Nel mezzo, la disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello, che non trova un nuovo accordo. Ieri si è tenuta una manifestazione al Tronchetto in cui circa duecento persone hanno bussato alle porte di Actv chiedendo un incontro con il direttore generale Giovanni Seno. Incontro che non ha avuto luogo perchè il dirigente non era in sede. A questo però l'azienda avrebbe risposto proponendo altre figure dirigenziali che non erano però gradite ai lavoratori. La manifestazione, pur restando sempre nel perimetro della legalità, al di là dei cori e delle proteste non ci sono stati scontri. Solo un momento c'è stata un'avvisaglia di tensione, quando i poliziotti hanno indossato caschi e scudi per sbarrare la strada d'accesso alla sede aziendale. In seguito al mancato incontro con il direttore, la protesta ha assunto toni più inaspriti, con l'invito ai lavoratori di proseguire oltre le ore 15 nell'astenersi dal lavoro. Però, come affermano i sindacati, per senso di responsabilità verso la città e i residenti, alla fine è prevalso il buonsenso. E così è stato fatto un passo indietro, tornando al lavoro probabilmente con qualche minuto di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente. «Davanti all'irresponsabilità di chi non ci vuole incontrare, il nostro senso di responsabilità nel tornare al lavoro ha permesso alla città di tornare a contare sul servizio», ha commentato Valter Novembrini, della Filt-Cgil, che ha promosso lo sciopero assieme a Ugl, Aft, Usb, Lp, Uil-Uilt e Sgb.
RIAPRIRE IL DIALOGO
«È vergognoso che il Comune e l'azienda si sottraggano al confronto con i lavoratori, è necessario riaprire fin da subito un dialogo per garantire anche un servizio adeguato per una città così complessa. In questo ultimo anno e mezzo abbiamo visto un attacco al trasporto pubblico locale da parte del Comune, con corse ridotte o tagliate a discapito dei cittadini», affermano i consiglieri comunali del Pd Monica Sambo e Alessandro Baglioni. Il consigliere regionale Jonatan Montanariello ha continuato: «Piena solidarietà ai lavoratori Actv oggi in sciopero: la loro battaglia è la stessa dei cittadini che hanno diritto a un servizio pubblico degno di questo nome. Si devono rafforzare gli organici che sono sottodimensionati».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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