SANTA MARIA DI SALA
Respinta l'ultima offerta dell'Unione, Santa Maria di Sala

Martedì 18 Dicembre 2018
SANTA MARIA DI SALA
Respinta l'ultima offerta dell'Unione, Santa Maria di Sala prepara la sede al ritorno dei vigili. Dal 1. gennaio addio Polizia locale del Miranese, sulle divise degli agenti torna lo stemma comunale. Meno di due settimane alla riapertura del comando, sancito nei mesi scorsi dal voto (in realtà ancora sub-judice dopo l'esposto presentato dalle minoranze) sulla Salexit. Nei giorni scorsi la giunta dell'Unione ha tentato l'ultimo dialogo con Nicola Fragomeni, ma non è arrivata la famosa proposta che non si può rifiutare chiesta dal sindaco per pensare di tornare sui passi fatti: a Santa Maria di Sala è stata offerta solo la presenza di una pattuglia fissa, con partenza da Villa Farsetti, ma senza comando. Una sorta di timbratura del cartellino in loco, con servizio sul territorio. In pratica la riapertura della vecchia sede, sì, ma solo a titolo logistico.
A Fragomeni e alla sua maggioranza (in particolare la Lega) non basta: le ragioni della Salexit stanno infatti nella possibilità di comandare i propri agenti, potendoli amministrare secondo le esigenze locali. Respinta dunque la proposta dell'Unione, seppur nel rispetto dei ruoli. Fragomeni ribadisce: «Con il comando di Mirano e con i colleghi sindaci non c'è rottura, abbiamo solo le nostre esigenze e le abbiamo spiegate, anche tecnicamente, in una conferenza dei servizi con il comandante Michele Cittadin: all'Unione auguro lunga vita, continueremo a collaborare, come abbiamo sempre fatto.
LAVORI IN VILLA
Intanto alla Farsetti fervono i preparativi per riallestire la vecchia sede, vuota da alcuni anni: «In realtà non c'è molto da fare - spiega Fragomeni - non è stato dismesso nulla, serve solo ripristinare quello che c'era prima». Rientreranno 5 agenti, gli stessi finiti in distacco all'epoca dell'adesione all'Unione. Comandante tornerà ad essere Aldo Pagnin, oggi commissario principale dell'Unione. E torneranno anche i mezzi e le dotazioni conferite all'Unione, come prevedono gli accordi. Tutto risolto? Non proprio. La transizione non sarà certo a costo zero e dalle minoranze Possibile Salese parla di effetto boomerang per Santa Maria di Sala: Sono già iniziate - chiosa il portavoce Stefano Artusi - le spese per riallestire la sede: si parte dai 4.309 euro per le 8 postazioni di lavoro complete di nuovi apparecchi per sostituire la strumentazione obsoleta rimasta, passando per i 3.751 euro che serviranno per noleggiare per tre anni stampante e scanner. E siamo solo all'inizio».
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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