«San Michele dimenticato» Lo sfogo di don Fausto Bonini

Venerdì 24 Settembre 2021
«San Michele dimenticato» Lo sfogo di don Fausto Bonini
IL CASO
MESTRE «San Michele? Sembra dimenticato. Dal Comune, ma anche da associazioni, comitati, singoli cittadini. Pare che non ci sia più voglia di festeggiare il santo patrono. Sta passando l'idea che Mestre, più che una città, sia un insieme di borghi. E, allora, si fa la festicciola del borgo, che va benissimo, ma è altra cosa dalle celebrazioni per San Michele. Una volta, c'era l'autunno mestrino: tante iniziative che arrivavano fino al ricordo della Sortita del 27 ottobre. Ora più niente, o quasi».
Non va giù morbido, don Fausto Bonini che, dal dicembre 2002 al giugno 2014 da arciprete del duomo di San Lorenzo in piazza Ferretto e delegato del patriarca per la terraferma, tanto si era impegnato per far riscoprire e valorizzare la festa del 29 settembre, giorno dell'arcangelo Michele, simbolo della lotta contro il male. «Nella recente assemblea ecclesiale del grande Vicariato di Mestre qualcuno ha detto che Mestre, città dei quartieri, ha perso il suo centro. Mi auguro che non sia vero, ma pare proprio di sì», scrive don Bonini sull'ultimo numero de L'incontro, il settimanale della parrocchia di Carpenedo. «Perdere il centro aggiunge significa diventare uno dei tanti quartieri della terraferma veneziana. A questo punto, se sparisce la città, il patrono comune non serve più».
Il sacerdote fa sentire la sua voce mentre la Pro loco di Mestre festeggia in grande stile San Girolamo, che però ricorre il giorno 30, celebrato come co-patrono anche se ha spiegato il presidente Giampaolo Rallo il vero patrono rimarrebbe San Lorenzo martire, cui è intitolato il duomo cittadino, mentre proprio oggi, alla Torre civica di piazza Ferretto, gli assessori al Commercio e alla Promozione del territorio, Sebastiano Costalonga e Paola Mar, e il presidente della Municipalità Raffaele Pasqualetto presenteranno il programma delle celebrazioni per San Michele organizzato dal Comune.
Sul punto, il 13 maggio scorso in Consiglio comunale era stato approvato all'unanimità un ordine del giorno per il rilancio della festa e, più in generale, per la riscoperta dell'autunno mestrino, dopo che il Centro Studi Storici aveva raccolto centinaia di firme a questo scopo. Di sicuro sono confermati il concerto, domani sera in duomo, e la messa solenne presieduta dal patriarca Francesco Moraglia mercoledì prossimo alle 18.30. Ma questa è la chiesa. E Don Bonini concluide, si diceva, non le manda a dire: «Le nostre strade scrive ancora su L'incontro si riempiono sempre più di carrozzine di bambini italiani, ma che lo diventeranno un giorno; e di tanti tutori ortopedici o di carrozzine trainate da badanti a uso dei vecchi mestrini, che gradualmente diminuiranno. E con loro diminuirà lo spirito identitario. Quello che sta succedendo, purtroppo. Ma io sono fiducioso che alla fine l'arcangelo San Michele si prenderà la rivincita. È troppo forte!».
Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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