San Giacometto, vandali danneggiano il portale

Martedì 19 Settembre 2017
Prendono a calci, pugni e gomitate il portone della chiesa più antica di Venezia, quella di San Giacometo a Rialto, fino a romperlo.
Il gesto da parte di ignoti ha però un testimone che potrebbe aiutare a riconoscere i teppisti. Un vandalismo fine a se stesso, quello di sabato notte, che il presidente della Misericordia, Giuseppe Mazzariol, definisce un attentato al primo monumento della città storica lagunare. La tradizione infatti considera la chiesa la più antica del centro storico, consacrata nel 421. E dal 1932 è l'Arciconfraternita di S.Cristoforo e della Misericordia a gestirla.
Il danno è stato scoperto domenica: il portone usato come un pungiball si sovrappone (fortunatamente) a quello più antico del tempio, del 600. A causa dei forti colpi il legno si è spaccato nella parte interna dell'anta destra, tanto che il sagrestano per evitare cedimenti, l'ha circondato con scotch adesivo. Secondo il racconto del testimone, una ventina di giovani sabato sera poco prima di mezzanotte, si trovavano in campo San Giacometo. Tre di questi, di cui uno coperto con il cappuccio della felpa, ad un certo punto si sarebbero accaniti con calci e gomitate contro la porta della chiesa. Forse uno stupido gioco o l'intento di aprire il tempio a forza per entrarvi. Probabile che l'alcol ci abbia messo lo zampino. Il passante che ha assistito alla scena ricorda che i giovani parlavano con accento del territorio veneziano. Stamattina sarà formalizzata la denuncia per il vandalismo contro ignoti ai Carabinieri e, sempre in mattinata, interverrà la ditta Facchin per un preventivo alla sistemazione del portone che deve avere l'avvallo della Soprintendenza. Mesi fa si erano verificati vandalismi alla porta dell'ambulatorio a fianco alla chiesa, così sono state installate delle telecamere sotto il porticato che ora saranno visionate alla ricerca di elementi utili al riconoscimento dei colpevoli. La zona è quella della movida notturna a Rialto e torna a farsi sentire il problema dell'ubriachezza molesta. «Installeremo un'altra telecamera - rivela Mazzariol - questo becero vandalismo è un attentato al monumento più antico della città. Solo ragazzacci alterati, non sappiamo se per l'assunzione di bibita o altro, possono prendere a calci la porta di una chiesa simbolo di Venezia».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci