SAN DONÀ
Sarà possibile salutare i propri cari in modo decoroso. Tutto

Venerdì 24 Maggio 2019
SAN DONÀ
Sarà possibile salutare i propri cari in modo decoroso. Tutto pronto per la nuova casa funeraria di San Donà, la prima in provincia di Venezia, che sarà inaugurata il 1. giugno alle 17 in via Barcis, nella zona commerciale. In totale 400 metri quadrati suddivisi in una reception, 7 stanze, 2 bagni accessibili anche a disabili e un angolo ristoro.
IN VIA BARCIS
Quattro le sale di colori diversi in cui si potrà salutare il defunto, e da due di queste dotate di pareti mobili si può ricavare una sala del commiato ampia utilizzabile per i funerali laici. Altre stanze sono adibite all'accoglienza, la vestizione del defunto e per le celle frigorifere. A realizzarla due agenzie di onoranze funebri, Zanini di San Donà e Brollo e Stefanon di Musile, che hanno scelto di chiamare Oltre il nuovo ambiente, ma il servizio sarà disponibile anche alle altre imprese funebri della zona, come previsto dal regolamento regionale. In passato la veglia funebre era compiuta in casa, oggi si svolge all'obitorio ma i locali a disposizione sono più piccoli rispetto alle mura domestiche, per cui è nata l'esigenza di creare degli ambienti adatti. «La pratica è possibile in Italia da cinque anni spiega Alberto Zanini titolare dell'omonima impresa Si tratta di un ambiente accogliente e confortevole. Per parenti e amici sarà più semplice far visita al caro estinto in modo riservato e per tutto il tempo che lo desiderano. Una richiesta frequente è vedere il congiunto ma non sempre è possibile all'obitorio. Il servizio sarà gratuito».
LA PRIMA IN PROVINCIA
Alla casa funeraria l'accesso sarà possibile nei giorni che precedono il funerale, per una preghiera o un saluto «senza vincoli di orario spiegano Fabio Stefanon e la socia Katia Regazzo La casa funeraria è la prima in provincia di Venezia. Nell'arco di un anno abbiamo chiesto tutti i permessi al Comune e all'azienda sanitaria». La casa funeraria agevola anche i funerali laici per svolgere in modo sereno i riti che non riguardano solo l'ultimo saluto ma anche la preparazione del feretro. «La richiesta è sempre più frequente conferma Federico Brollo. Altro titolare dell'impresa funebre - Finora era necessario chiedere al Comune il piano terra del centro culturale Leonardo da Vinci, talvolta però è occupato per cui è capitato di organizzare la veglia in hotel. Il feretro è dovuto entrare dalla porta di sicurezza. I parenti addolorati, inoltre, si mischiavano ai clienti dell'hotel, creando qualche disagio».
Davide De Bortoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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