Salute, il papa benedice la processione dei giovani: monumenti accesi di rosso

Mercoledì 21 Novembre 2018
LA PROCESSIONE
VENEZIA Un bastoncino luminoso rosso ed un cartoncino con la preghiera di affidamento alla Madonna della Salute, che oggi celebra la propria festa. Questo era il kit, ieri sera, per partecipare alla processione diocesana, che da piazza San Marco si è mossa verso la basilica della Madonna della Salute. Dietro al patriarca Francesco Moraglia hanno camminato recitando il rosario un migliaio di giovani, provenienti dalle diverse parrocchie della diocesi. Due i temi posti all'attenzione del pellegrinaggio: la fortezza della Madonna nella fede ed il sangue versato nella nostra attualità dai cristiani solo per la professione della fede. «Purtroppo non ci si rende conto - hanno commentato i padri concelebranti - che il numero delle vittime dei nostri giorni è maggiore dei martiri del primo periodo del cristianesimo». Ed ecco il rosso, colore del sangue versato dai cristiani, permeare la processione, con l'accensione di rosso della basilica della Salute (di San Marco e di altri palazzi veneziani), il cui sacro marmo bianco ha fatto da schermo per la proiezione di un filmato relativo ad Asia Bibi, perseguitata perché cristiana.
A fianco del patriarca, camminava e pregava il vescovo egiziano di rito copto Ross Hannan, testimone della difficoltà di professare liberamente la religione cristiana. Anche il Santo Padre, Francesco, ha voluto inviare un messaggio ai giovani che hanno preso parte al pellegrinaggio diocesano, a firma del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin: «Il Santo Padre - dice il messaggio - rivolge il suo affettuoso saluto a codesto Patriarcato e alla fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre, al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma di tanti cristiani perseguitati a motivo della loro fede».
E ancora: «Sua Santità auspica che la provvida iniziativa susciti una doverosa attenzione da parte di tutti al grave problema delle discriminazioni che i cristiani subiscono in tante parti del mondo. Vi sono infatti Paesi dove è imposta un'unica religione, altri dove si assiste a persecuzione violenta o sistematico dileggio culturale nei confronti dei discepoli di Gesù, a scapito della libertà religiosa, un diritto fondamentale dell'uomo che va riconosciuto poiché riflette la sua più alta dignità».
Oggi sarà il giorno della festa e del pellegrinaggio dei fedeli. Un appuntamento che coinvolgerà migliaia di persone
Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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