Roberto Benigni arriva a Berlino e Pinocchio diventa grande star

Lunedì 24 Febbraio 2020
«Si è vero, Pinocchio è un po' un inno alla povertà, ma mio padre e mia madre, che sapevano leggere, me lo avevano fatto conoscere. Ma non avrei mai immaginato che sarei stato l'unico attore al mondo a fare sia Pinocchio che Geppetto, mi manca a questo punto solo la Fata Turchina». A parlare così è un brillante Roberto Benigni che insieme a Matteo Garrone ha presentato ieri nella sezione Berlinale Special Gala il Pinocchio' in cui interpreta Geppetto. E aggiunge poi il premio Oscar: «Certo ho lavorato con tutti, Federico Fellini, Marco Ferreri, Woody Allen, Jim Jarmusch e Bertolucci, ma lavorare con Matteo Garrone è tutta un'altra cosa, è talento puro. Una volta ha bloccato il set solo perché non amava il colore di una coperta. Garrone - sottolinea Benigni - lavora con la precisione di Visconti e la povertà di Rossellini. Uno stile completamente italiano il suo. È vero nella sua opera c'è Tim Burton, ma anche i nostri Macchiaioli». «Roberto - dice invece Garrone - ha dato verità a Geppetto anche grazie alla sua grande umanità ed enorme generosità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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