Rio di Noale Demolita la passerella della discordia

Mercoledì 5 Dicembre 2018
Rio di Noale Demolita la passerella della discordia
L'OPERA CONTESTATA
VENEZIA Sono passati sei mesi di carte bollate, denunce e ordinanze di demolizione. Ieri mattina, alla fine, la passerella provvisoria in legno e acciaio, imbullonata ad un palazzo antico sul rio di Noale, è stata demolita e rimossa. Ad effettuare i lavori una ditta incaricata dalla proprietà, il Seminario patriarcale, di rimuovere quello che era diventato un abuso vero e proprio.
A SBALZO
Tutto era cominciato la scorsa primavera, quando un gruppo di cittadini segnalò l'inizio dei lavori di una passerella a servizio di un ristorante posto al pianterreno. Fu fatta una petizione firmata da migliaio di cittadini preoccupati per la pericolosità del manufatto in un canale tanto trafficato come quello. E poi si mossero i consiglieri fucsia Maurizio Crovato, Paolo Pellegrini e Francesca Rogliani per capire se quella struttura lunga 15 metri ed estesa per 21 metri quadrati, avesse tutte le carte in regola.
Nel corso della risposta a un'interrogazione è emerso che la stessa non solo era per più aspetti abusiva, come verbalizzato dai tecnici comunali sin dal 19 febbraio, ma giudicata pericolosa per la circolazione anche dall'ufficio Mobilità acquea di Ca' Farsetti.
«La relativa richiesta di autorizzazione paesaggistica all'amministrazione da parte di una ditta privata risale al 25 luglio 2014 - aveva spiegato Crovato - La passerella trovava la sua motivazione in quanto via di fuga da unità commerciali tra il portone d'acqua e la riva giardino. In materia la Soprintendenza aveva imposto l'osservanza di precise condizioni, non del tutto rispettate. E l'autorizzazione paesaggistica provvisoria era subordinata a una deroga antincendio mai pervenuta dai vigili del fuoco».
DIFFORMITÀ
Dal dibattito in commissione era emerso anche che i materiali utilizzati e le dimensioni eccedono i limiti di tolleranza, e sono state riscontrate sostanziali difformità rispetto alla Scia e che la Soprintendenza aveva deciso di sanzionare, dopo l'inutile richiesta ai privati di un adeguamento del progetto da presentare entro 30 giorni. In corso c'era la richiesta ai vigili del fuoco di una deroga in materia di prevenzione incendi, che però non è mai arrivata. Il tempo è passato e la scorsa estate, nonostante due ordinanze di demolizione, la struttura era ancora al suo posto. Così al Comune, per mezzo della polizia locale non è rimasto che annunciare l'imminente sequestro.
ALTRE SITUAZIONI
Di situazioni simili ce ne sono anche altre e grazie alle denunce dei cittadini, il Comune si sta occupando anche di quelle. La passerella in legno a servizio dell'hotel Palazzo Abadessa sul rio Priuli (dietro la chiesa di Santa Sofia, a Cannaregio) è stata posta sotto sequestro dalla polizia locale ed è inutilizzabile Anche in questo caso l'amministrazione comunale ne ha intimato la rimozione almeno per quanto riguarda la presunta invasione della riva pubblica, che in virtù della passerella è stata resa parzialmente inservibile. E, oggi che la passerella è sotto sequestro, lo è ancora di più.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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