Regata Interistituti, si rinnova la sfida tra gli studenti

Venerdì 24 Maggio 2019
VOGA
VENEZIA Regatare per fare sport, imparare la voga alla veneta, conquistare una formazione basata sulla tradizione e sull'aggregazione. Torna sabato mattina, nello specchio d'acqua antistante Sacca San Biagio, sede del Coordinamento delle associazioni remiere, la regata interistituti, che giunge alla 38. edizione. Una manifestazione fluida nel tempo, costruita sull'impegno dei singoli, che ha visto momenti di esaltante successo ed altri di pericolosa flessione. Da due anni è risorta con grande vigore, grazie principalmente al notevole lavoro della docente Sabina Lorenzini, coadiuvata dal dirigente scolastico dell'Istituto Venier-Cini, Vittore Pecchini, e supportata dal Comune e dal Coordinamento delle associazioni remiere.
Da quest'anno la regata, intesa soprattutto come momento educativo, avrà anche il supporto del comitato della Vogalonga, che, rappresentato da Antonio Rosa Salva, ha promesso attenzione al mondo scolastico e all'intero progetto Voga la scuola, iniziativa dalle elementari alle superiori, rivolta alla voga alla veneta ma privata di finanziamento dal ministero. La regata interistituti vedrà sfidarsi 11 caorline, rappresentanti gli istituti superiori, messe a disposizione dal Coordinamento. I ragazzi e le ragazze ai remi saranno 77, di 7 diverse scuole: Cini-Venier, Barbarigo, Corner-Fermi, Marinelli-Fonte, Benedetti-Tommaseo, Algarotti-Sarpi e Marco Polo-Las.
TRADIZIONE
«Dimostriamo che quando si vuole fortemente anche una cosa che sembra impossibile, grazie alle persone giuste, può essere realizzata - ha spiegato Giovanni Giusto, consigliere delegato alle Tradizioni - si levano tante voci che parlano e basta, invece di fare, sostenendo e donando continuità ad una tradizione che passiamo ai giovani». «La scuola - gli ha fatto eco il dirigente scolastico Pecchini - è impegnata a dare un suo piccolo contributo nel mantenere viva la pratica della voga alla veneta. Lo fa in un momento in cui ci sono molti cambiamenti in atto in città, che fanno riflettere su cosa vuol dire essere veneziani oggi. Crediamo che significhi diverse cose e che una di queste sia il saper vogare, oltre a conoscere la laguna. Ci auguriamo che l'esperienza degli allievi non finisca con la regata, ma possa proseguire magari scoprendo a remi la laguna con gli amici».
La manifestazione ha infatti una forte valenza di aggregazione ed educazione, che va al di là del mero aspetto agonistico e mira a far apprezzare ai giovani la pratica di questa disciplina, indipendentemente da tempi e risultati. Alessia e Matteo, due giovani allievi pronti ad imbracciare il remo, hanno spiegato le motivazioni che li hanno spinti verso la pratica della voga alla veneta.
Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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