Recupero edilizio, i piani per Venezia e Matera

Sabato 7 Dicembre 2019
CASA
MESTRE Sono una decina i casi più gravi di immobili colpiti dall'Acqua Granda del 12 novembre, che necessitano di un intervento da parte di Ater. Si trovano a Sant'Agnese, Cannaregio, la Giudecca e piazzale Roma. «Stiamo valutando le possibilità di individuare delle mobilità per permettere ai nostri inquilini di andare altrove - dice Raffaele Speranzon, presidente dell'Ater di Venezia - Siamo ancora in una fase di monitoraggio, ma sono 60 circa le strutture, tra immobili, negozi e magazzini danneggiati al piano terra e ai piani rialzati, di cui stiamo osservando le condizioni. Ma poi ci sono altre situazioni da verificare nel tempo, perché i danni prodotti dall'acqua alta sono ai piani terra, ma ci sono anche quelli provocati dal maltempo. Stiamo facendo la conta dei danni subiti». Sono cifre importanti quelle stimate, che vanno dai 20mila euro fino ai 40mila euro per via di impianti di riscaldamento e caldaie.
Speranzon ne ha parlato ieri all'auditorium di M9 durante il convegno ATERigenera la casa pubblica nel futuro urbano. L'incontro è partito dall' Indagine sui non abitanti, inserita tra i progetti per Matera Capitale della Cultura 2019. Uno studio sulle case popolari che mette a confronto due esperienze progettuali ed abitative: le case della Giudecca a Venezia e il rione Serra venerdì a Matera, accomunate dalle storie di trasferimento degli abitanti nell'architettura moderna. L'Ater di Venezia ha collaborato con quella di Matera per un progetto all'interno del rione Serra: un esempio di riqualificazione partecipativa che potrebbe ora essere replicato nella stessa Venezia. Per entrambe le città nel corso dei lavori, a cui hanno partecipato Fabio Nordio, vicepresidente dell'Ater di Venezia, Luca Talluri, presidente di Federcasa, lo storico dell'architettura Amerigo Restucci, Fabio Ciaravella, curatore del progetto Indagine sui Non Abitanti, e il docente Massimo Bricocoli, è stato ribadito che è fondamentale l'edilizia residenziale pubblica, per mantenere i loro centri storici vivi, cioè abitati dai residenti. (f.spo.)
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