Provvedimento impugnato, udienza a febbraio

Giovedì 26 Gennaio 2017
Il destino della docente d'inglese del liceo Marco Polo Fiorenza Pontini non è ancora deciso. Dopo il provvedimento che alla fine dell'anno scorso le prospettava il licenziamento, i legali dell'insegnante hanno presentato ricorso al giudice del lavoro chiedendo la sospensione della pena, perchè la professoressa fosse reintegrata nel posto di lavoro. L'insegnante aveva ricevuto un provvedimento disciplinare che la allontanava dalla cattedra definitivamente a causa delle sue espressioni razziste e xenofobe scritte su Facebook.
Frasi forti, aperte a tutti, dato che il profilo non era privato, in cui si auguravano il mancato salvataggio dei migranti come: «Almeno morissero tutti», «Bisogna ucciderli tutti». Talvolta li aveva chiamati «Tutti delinquenti», senza tralasciare i bambini, definiti anch'essi: «...dico che bisogna eliminare anche i bambini dei mussulmani, tanto sono tutti futuri delinquenti». La prima data per la discussione in tribunale era prevista per ieri, ma, come fa sapere l'avvocato Paolo Seno, c'è stato un nulla di fatto: «L'udienza è stata rinviata al merito il 15 febbraio prossimo. Avevamo fatto ricorso affinché si adottasse la sospensione del provvedimento: si pensava che non si applicasse il rito Fornero, che prevede un giudizio in due parti. Invece il giudice ha fissato l'udienza anche per il merito, dato che il Tribunale di Venezia ritiene che si debba applicare il rito Fornero. Trovandoci a distanza di 20 giorni dalla prossima udienza si è stabilito di rinunciare al cautelare e si deciderà tutto in quella data». Il legale della docente si è quindi così espresso sulla scelta di spostare l'udienza: «Rimane tutto immutato, il giudice ha stabilito che nel discutere il provvedimento non ci saranno tempi lunghi».
Tomaso Borzomì
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