Protesta social e per strada «Il Leonardo resti a Venezia»

Martedì 1 Ottobre 2019
IL PRESTITO CONTESTATO
VENEZIA L'Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, opera tra le più conosciute al mondo, deve rimanere nelle Gallerie dell'Accademia e dice Mi no vado via. È la nuova campagna del Gruppo 25 Aprile che in queste ore sta spopolando sui social, che promette di coprire le vetrine dei negozi con il manifestino simbolo della campagna e un flash-mob sabato 5 dedicato alla decisione del Governo di concedere l'opera al Louvre per una grande mostra nonostante ci siano fior di pareri contrari di carattere tecnico e scientifico.
L'opera rientra infatti tra quelle cosiddette inamovibili, di cui ogni museo possiede un elenco. Tre i pareri acquisiti dal ministro Dario Franceschini, prima di prendere la decisione di concedere il prestito. Il primo, di Loretta Salvadori, restauratrice interna che lo ha sempre seguito, è negativo al massimo. Il parere dell'Opificio delle pietre dure è un po' piu blando ma sempre negativo, il terzo, di un restauratore del Icr dice che può viaggiare ma dovrà riposare al buio per il doppio degli anni.
«Lo scambio non è equo - commenta Marco Gasparinetti, portavoce del Gruppo - oltre a queste criticità enormi, l'Italia presterà 20 opere al Louvre e la Francia ne presterà solo 7».
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