Progettare una Venezia sostenibile, la sfida di Architettura agli studenti

Martedì 18 Giugno 2019
Progettare una Venezia sostenibile, la sfida di Architettura agli studenti
UNIVERSITÀ
VENEZIA Per l'edizione 2019 di Wave, il grande workshop di progettazione che ogni anno porta all'università Iuav architetti da tutto il mondo e coinvolge più di 1300 studenti, è stato scelto il tema Venezia città sostenibile. Da ieri per tre settimane, fino al 5 luglio, architetti e studenti approfondiranno in 26 workshop le aree scelte in collaborazione con il Comune di Venezia in zone chiave di una città in via di trasformazione, sia nel centro storico (ex Umberto I, ex Rari Nantes, ex Italgas Venezia, Marittima, Arsenale Eu Pavillion, San Pietro di Castello, Sant'Elena) che nella terraferma (ex mercato ortofrutticolo, Forte Marghera, Montiron, Moranzani) e nelle isole (ex caserma Pepe, ex Ospedale al Mare, Sacca Serenella, Giudecca, Batteria Ca' Bianca, Lido di Pellestrina). Agli architetti il compito di immaginare, attraverso i loro progetti, il futuro di una città più sostenibile e che rappresenti un modello per le altre città del mondo. Dal 5 al 7 luglio al Magazzino 6 a Santa Marta i progetti verranno presentati alla città nella consueta mostra finale, mentre venerdì 5 luglio, nel chiostro dei Tolentini, vi sarà la premiazione .
«Il tema può apparire provocatorio ha spiegato ieri il rettore Iuav, Alberto Ferlenga, all'inaugurazione di Wave nell'aula magna di Tolentini ma proprio considerando i pericoli che la città corre è necessario ricordare anche l'esempio che offre come modello di vita urbana. Venezia da sempre ha dovuto mettersi in rapporto diretto con il suo paesaggio, con la laguna, in gran parte artificiale perché adeguata alle esigenze della città. Ha saputo mantenere attività artigianali essenziali al contrario di altre città. È sicura e non sarebbe inquinata se non ci fossero le grandi navi. Come ricordava Le Corbusier e più recentemente Richard Rogers, Venezia è da sempre resiliente, vive in un rapporto di necessità reciproca con il proprio territorio, è da sempre pedonalizzata, priva di periferia, il suo centro offre una gradualità unica di spazi, mantiene una dimensione umana, presenta un'alta qualità architettonica. Gli spazi in particolare presentano una quantità di soluzioni legate al benessere di chi vi abita».
«Venezia deve essere una città attrattiva e ambiziosa ha affermato l'assessore De Martin . Come amministrazione comunale, in questi anni, abbiamo fatto molto per contrastare la rassegnazione con cui si affrontavano le cose, anche dal punto di vista del cambiamento urbanistico. Abbiamo bisogno di crescere, di svilupparci, siamo una città aperta al mondo e alle sfide contemporanee. Questo è un territorio vivace, interessante, che può offrire molto ai giovani architetti come voi che hanno voglia di mettersi in gioco». De Martin ha anche risposto al rettore riguardo le grandi navi, sottolineando come non influiscano nell'inquinamento della città pesantemente. «Non pesano nel periodo invernale ha detto l'assessore dove si registra la maggior parte dell'inquinamento. Certo che il sistema di navigazione deve cambiare ma spostarle vuol dire creare colonne di mezzi che vengono a Venezia o in aeroporto». (d.gh.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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